Pfas: “L’unica soluzione è vietarne la produzione”
Alberto Deambrogio: "Situazione preoccupante, servono misure drastiche per fermare l'inquinamento"
ALESSANDRIA – Alberto Deambrogio, segretario regionale di Rifondazione Comunista Piemonte e Valle d’Aosta, è intervenuto per ribadire la necessità di fermare la produzione dei Pfas, definiti “inquinanti eterni” per la loro impossibilità di degradarsi nell’ambiente.
“La situazione è fuori controllo”
“La presenza di PFAS in Piemonte – afferma Deambrogio – è ormai un dato di fatto. La mappatura dei comuni coinvolti si allarga sempre di più e i rischi per la salute pubblica sono enormi. A preoccupare è soprattutto la totale assenza di azioni concrete da parte delle istituzioni”.
Il caso più rilevante rimane quello di Spinetta Marengo, dove il dibattito sulle bonifiche è ancora aperto. “Chi ha inquinato ora si lamenta perché i limiti imposti per il rilascio delle acque di disinquinamento sono troppo stringenti e quindi inapplicabili. È inaccettabile: non possono essere le aziende a decidere quali regole seguire e quali no. Se oggi abbiamo dei parametri così rigidi, è perché il danno ambientale è enorme e va contenuto il più possibile”.
Anche a Torino, la situazione non è rassicurante. “SMAT ha già dichiarato che il depuratore non è in grado di smaltire i PFAS in modo efficace. Questo significa una sola cosa: finché questi composti continueranno a essere prodotti, prima o poi finiranno nei fiumi e nelle falde acquifere. Stiamo giocando con il fuoco”.
“La Francia ha dato un segnale, noi restiamo immobili”
La Francia ha introdotto una legge che vieta l’uso, la commercializzazione e la produzione di PFAS per alcune categorie di prodotti. “Non è la norma che ci vorrebbe – sottolinea Deambrogio – ma è comunque un primo segnale nella giusta direzione. Da noi, invece, tutto tace. Nessun governo, nessun ministero, nessuna Regione sembra voler affrontare la questione in maniera radicale”.
“Si continua a parlare di limiti, di bonifiche, di compensazioni, ma nessuno dice la cosa più ovvia: finché si producono PFAS, continueremo a trovarli dappertutto. Non esiste alternativa: la loro produzione deve essere vietata. Punto”.
“Il tempo sta per scadere, ma la politica finge di non vedere”
Per Rifondazione Comunista, l’unica strada percorribile è bloccare immediatamente la produzione di PFAS, prima che il problema diventi ingestibile. “Se non si interverrà in tempi brevi, sarà inevitabile trovarne ancora e sempre di più nell’ambiente e negli alimenti. Il tempo sta per scadere, ma la politica finge di non vedere. Noi continueremo a chiedere un’azione immediata: ogni giorno di ritardo significa nuove contaminazioni e nuove vittime di questa follia produttiva”.