“Ciao Geppo”, un mazzo di fiori e sciarpe sulla sua Vespa
"Morte naturale", la Polizia chiude gli accertamenti. Nei prossimi giorni l'ultimo saluto a Fabrizio Repetto
ALESSANDRIA – La Vespa, la sua Vespa, è davanti alla vetrata del dehor dell’osteria Fuoricentro.
Sul sellino un mazzo di fiori con la scritta “Ciao Geppo”, e poi sciarpe dei Grigi, altri fiori, segno distintivi di altre tifoserie, contro il vetro la bandiera degli Ultras 74, la ‘sua’ bandiera’. All’interno luci accese e altre sciarpe, delle tifoserie gemellate, di quelle con cui c’è stato sempre un legame, che qui avevano un ”porto’ sicuro.
I tifosi sono devastati, ancora increduli, incapaci di pensare a cosa sarà il ‘dopo Geppo’, il Moccagatta senza di lui, i Grigi senza di lui.
In queste ore la Polizia, che era intervenuta ieri, all’alba in via Righi, ha di fatto chiuso gli accertamenti: “morte naturale“, un malore, la salma, che è ancora all’obitorio del cimitero, non è più a disposizione dell’autorità giudiziaria, e nelle prossime ore i familiari – i due fratelli Ezio e Gianni – stabiliranno le modalità dell’ultimo saluto a Fabrizio Repetto.
Geppo con Enzino Spinello, un brindisi e tanta passione per i Grigi
Anche oggi, per tutto il giorno, messaggi di cordoglio da tutta Italia e molti ricordi, aneddoti di trasferte, di partite, anche di quella “mezzora fatta bene” di analisi e chiacchiere, argomento principale sempre i Grigi. Patrimonio suo e di quella città che Geppo ha sempre dimostrato di amare.