Cammina Piemonte: il compleanno di un bosco
Anna Maria Bruno guida gli escursionisti in un itinerario che racchiude sia un luogo che una storia. Ecco curiosità e consigli per un’esperienza unica
TRINO – Come ogni venerdì, Anna Maria Bruno ci guida alla scoperta di sentieri, borghi e paesaggi unici con la nuova rubrica Cammina Piemonte. Un appuntamento settimanale dedicato a chi ama camminare e vuole esplorare il territorio con uno sguardo attento alla natura, alla storia e alle tradizioni locali.
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L’esperienza di oggi è dedicata alla scoperta del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino.
Ci troviamo a Trino, in provincia di Vercelli, sulla sponda sinistra del Po, ai piedi delle colline del Monferrato. Questo bosco di pianura si estende per 586 ettari ed è un raro esempio di querco-carpineto arrivato fino ai giorni nostri grazie a una gestione attenta e rigorosa. In primavera, quando le risaie circostanti si allagano, il bosco sembra galleggiare sull’acqua, creando uno spettacolo unico.
Siamo in un’area privata, la Partecipanza dei boschi, proprietà di 800 Partecipanti, eredi di quei trinesi ai quali, nel 1275, il Marchese del Monferrato assegnò queste terre in proprietà comune. Il termine Partecipanza nasce proprio da questa gestione collettiva, che quest’anno festeggia 750 anni di storia!
Ma il bosco è anche un’area protetta, parte del Parco Naturale del Bosco della Partecipanza e delle Grange Vercellesi, sotto la tutela dell’Ente di gestione delle Aree Protette del Po Piemontese.
E le “sorti”?
Il nome “Sorti” si riferisce a un antico sistema di suddivisione del bosco. Ogni anno, a novembre, una porzione di bosco ceduo viene assegnata ai Partecipanti attraverso un’estrazione. Il bosco viene suddiviso in lotti chiamati “sorti” o “punti”, ciascuno dei quali è a sua volta diviso in quattro parti dette “quartaruoli”. Questo sistema garantisce una gestione sostenibile del bosco, nel rispetto della tradizione.
Il percorso: tra alberi monumentali e sentieri storici
La passeggiata ha inizio dall’ingresso Ponte d’Assi, dove è possibile parcheggiare comodamente l’auto. Questo punto si trova a circa 5 km dal centro di Trino e si raggiunge percorrendo una strada sterrata tra le risaie.
Primo anello: Costa al Sole Est (circa 1 ora di cammino)
- Si entra nel bosco percorrendo il viale centrale, per poi svoltare a sinistra lungo la prima strada che si incontra.
- Una leggera salita conduce al rilievo La Costa (192 metri), dove si trova una quercia monumentale, una Farnia (Quercus robur) segnalata da un cartello descrittivo.
- Da qui si scende a sinistra, inoltrandosi nel bosco. Dopo aver superato il Rio Sanguinolento, si continua in discesa fino a un bivio, dove si svolta ancora a sinistra per seguire una strada pianeggiante lungo il confine del bosco.
- Dopo una breve salita si raggiunge un altro bivio: qui si svolta a destra, imboccando la via già percorsa all’inizio, che riporta al viale principale.
A questo punto si può scegliere se tornare al parcheggio (svoltando a destra) o proseguire il cammino nel bosco.
Secondo anello: Sentiero Segatura e Sentiero Nespole (4 km aggiuntivi)
- Se si decide di continuare, si svolta a sinistra fino a raggiungere il rifugio “dei cacciatori”.
- Qui si svolta a destra e si segue il Sentiero Segatura, segnalato dalla cartellonistica, fino al confine del bosco, costeggiato dalla Roggia Lamporo.
- Dopo un breve tratto, si svolta nuovamente a destra, imboccando il Sentiero Nespole, che forma un piccolo anello e riporta al punto di partenza del Sentiero Segatura.
- Da qui si torna indietro fino al rifugio, quindi si svolta a sinistra per rientrare al parcheggio.
Unicità del Bosco della Partecipanza
Un frammento di foresta planiziale – Un raro esempio di bosco di pianura ancora intatto, un vero e proprio tesoro naturale del Piemonte. Le stagioni ideali per visitarlo sono la primavera e l’autunno (da evitare l’estate a causa del caldo e degli insetti).
Un mare di fiori – In primavera, il sottobosco si colora con:
- Anemone dei boschi (Anemoides nemorosa)
- Aglio orsino (Allium ursinum) nelle zone più umide
- Asfodelo (Asphodelus albus) con i suoi fiori eleganti
- Mughetto (Convallaria majalis), il profumatissimo simbolo di questo bosco