Alessandria e l’agrivoltaico a Cascina Maddalena: la Commissione ribadisce il no
La Sviluppo del Territorio conferma il parere negativo al maxi-impianto. Giustetto (Pd): “Speculazione urbanistica, il centrodestra fugge dalle responsabilità”
ALESSANDRIA – La Commissione consiliare Sviluppo del Territorio del Comune di Alessandria ha approvato a maggioranza una nuova delibera. Questa, conferma il parere negativo all’impianto agrivoltaico proposto a Cascina Maddalena, al quartiere Cristo. Il progetto prevede un impianto di dimensioni imponenti, esteso quanto un intero quartiere cittadino. Oltretutto collocato a ridosso di una zona residenziale, in un’area caratterizzata da coltivazioni di pregio ed edifici storici.
“Una distesa di vetro che divorerebbe il territorio: un quartiere di vetro”, ha commentato Giulia Giustetto, consigliere comunale del Partito Democratico.
Un impianto in contrasto con le normative territoriali
Nel nuovo documento approvato in Commissione sono stati inseriti tutti i riferimenti normativi che evidenziano le incompatibilità del progetto:
- Piano Territoriale Provinciale e Regionale.
- Piano Paesaggistico Regionale.
- Normative urbanistiche e ambientali.
Inoltre, la giurisprudenza ha già confermato in casi analoghi l’incompatibilità di impianti simili con le norme paesaggistiche e territoriali. “La zona individuata per l’impianto si trova in prossimità del Forte Acqui e del Forte Ferrovia, oltre che del parco del fiume Bormida. Si tratta di un’area con grande potenziale di riqualificazione turistica e ambientale”, ha aggiunto Giustetto.
Consumo di suolo e speculazione urbanistica
Il caso di Cascina Maddalena evidenzia un vuoto normativo regionale. Che rischia di favorire operazioni speculative di consumo di suolo, in contrasto con gli obiettivi di tutela del territorio. “Siamo di fronte a una mastodontica operazione di speculazione urbanistica”, ha denunciato Giustetto.
Negli scorsi giorni, durante il Consiglio provinciale aperto, tutte le forze politiche avevano espresso la volontà di contrastare la speculazione e il consumo di suolo. Tuttavia, secondo Giustetto, il comportamento del centrodestra in Commissione è stato incoerente. “L’atteggiamento del fuggi-fuggi dal voto del centrodestra in Commissione è inspiegabile. Specie dopo le dichiarazioni rilasciate in sede provinciale e alla stampa”.
Ora la delibera passerà all’esame del Consiglio Comunale, dove si attende una conferma definitiva del no all’impianto agrivoltaico.