Alessandria: commozione e il Silenzio per l’auto della scorta di Falcone
Istituzioni, le scuole e tanti cittadini questa mattina in piazzetta della Lega per la teca della Quarto Savona 15
ALESSANDRIA – Il 23 maggio 1992 resterà una data per sempre scolpita nella memoria degli italiani. La notizia dell’attentato di Capaci – dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie magistrato Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro – fece piangere l’intero Paese.
Questa mattina, in piazzetta della Lega, è stata svelata la teca contenente la Quarto Savona 15. L’auto di scorta del giudice. Che, accompagnata da Tina Montinaro, gira la nazione per ricordare quanto accadde quel giorno di tarda primavera di 33 anni fa.
La Quarto Savona 15 e le parole del sindaco Abonante
Commosso il ricordo del sindaco Giorgio Abonante, che ha testimoniato come il 23 maggio 1992 “abbia segnato l’esistenza mia e della comunità alessandrina al pari, forse, dell’alluvione del 1994. Una generazione, quella degli anni Settanta come la mia, è cresciuta con quei due tragici e indelebili ricordi impressi nella memoria. Ed è giusto e bello che oggi siano con noi tanti bambini e ragazzi delle scuole”.
Lo svelamento della teca, che resterà in piazzetta fino alle 17 di questo pomeriggio, è stato accompagnato dagli applausi degli alessandrini. E, anche, dal Silenzio intonato da un trombettista che è stato il momento più toccante dell’intera cerimonia.
Una giornata di ricordo e testimonianza che è poi proseguita a Palatium Vetus, dove Tina Montinaro – moglie del caposcorta Antonio – ha raccontato (in un dialogo con Benedetta Parodi) a tanti studenti la sua storia. Una battaglia senza fine affinché venga resa veramente giustizia a suo marito, agli altri agenti deceduti quel giorno, al giudice Falcone e a Francesca Morvillo.