ValenzanaMado all’ultimo respiro. Acqui in caduta libera
Massaro regala la vittoria sul San Domenico Savio. Termali sconfitti in casa dal fanalino. Bollino: "Anche un pari sarebbe stato inutile"
VALENZA – Non è stata una bella partita – “forse la peggiore in questa stagione”, sottolinea il ds Luca Sacco – ma la vittoria della Valenzana, in volata, è la più redditizia.
Contro il San Domenico Savio affamato di punti per obiettivi diversi dagli orafi il gol arriva al 90′: grande giocata di Regolanti, che fa passare la palla dove solo uno con le sue qualità può riusscire e la serve in area per il colpo di testa vincente di Massaro.
Che vale l’allungo in classifica, perché adesso la seconda, Pinerolo, è staccata di 4 punti, e la terza, Cuneo, è a ‘meno 6’. “Nella mia personale tabella di marcia avevo previsto 7 punti nelle ultime tre gare e li abbiamo conquistati – sottolinea ancora il ds – Oggi con una prestazione opaca, troppo leziosi, a tratti anche ‘leggeri’, ma siamo stati bravi a trovare il guizzo vincente”.
In attesa del derby a Ovada, domenica, un’altra prova di maturità per affacciarsi sulla serie D.
Basta un guizzo
Nella gara da vincere assolutamente per l’Acqui, in cui, per dirla con il ppatron Massimo Bollino, “anche il pareggio sarebbe stato come perdere”, i termali si arrendono alla cenerentola del girone, Cbs, che passa all’Ottolenghi grazie a una rete al 25′ del primo tempo.
Per 80 minuti abbondanti i padroni di casa, che sul loro campo non hanno mai vinto, provano a sfondare la linea ospite. Ispirati, soprattutto, da Baldizzone, giocatore fondamentale, e si capisce quanto ha pesato la sua assenza per molte gare. Occasioni con Cadario, Lewandowski, lo stesso Baldizzone, prima dell’unica ripartenza della Cbs, Badano saltato e conclusione incrociata di Massaro, che batte Basso.
Massimo Bollino esclude decisioni sulla panchina di Andrea Camussi
Per tutta la ripresa, anche con il tentativo ddi alzare il peso in attacco con gli innesti di Guazzo e Innocenti, l’Acqui prova a recuperare, ma un paio di buoni interventi del portiere e la mira non perfetta non cambiano più il risultato.
Camussi rischia? “Non fa parte del nostro modo di gestire la società – insiiste ollino – esonerare un allenatore”