Consumi, leggi e clima: quale futuro per il vino piemontese?
Ad Asti l'evento di Corriere e Piccolo: esperti e istituzioni discutono le sfide del vino piemontese, tra nuove normative, cambiamenti climatici e opportunità di mercato. Iscrizioni aperte
ASTI – Il settore vitivinicolo piemontese si prepara ad affrontare un futuro ricco di sfide e opportunità. Martedì 11 marzo 2025 alle ore 18, presso l’Auditorium Banca d’Asti, esperti del settore, rappresentanti istituzionali ed economisti si confronteranno sul tema “Il Futuro del vino piemontese: consumi, nuove leggi e climate change”. L’evento, articolato in diversi panel, esaminerà i mutamenti del mercato, le implicazioni della normativa vigente e l’impatto del cambiamento climatico sulla produzione vitivinicola.
I saluti istituzionali
L’incontro si aprirà con gli interventi di Carlo Maria Demartini, amministratore delegato di Banca d’Asti, Venanzio Postiglione e Luciano Ferraro, vicedirettori del Corriere della Sera, e del sindaco di Asti, Maurizio Rasero.
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Consumi e nuove normative: il cambiamento è già in atto
Uno dei temi centrali sarà l’evoluzione dei modelli di consumo, influenzata dal ricambio generazionale e dalle recenti modifiche al Codice della Strada, che impongono limiti più severi per chi guida dopo aver bevuto alcolici. Il panel, moderato da Carmine Festa (Corriere Torino) e Alberto Marello (Il Piccolo), vedrà la partecipazione di Marco Novarese, docente di Economia Politica all’Università del Piemonte Orientale, e Francesca Poggio, vicepresidente dell’associazione Donne del Vino.
Produzione e clima: un settore in trasformazione
L’effetto del cambiamento climatico sulla viticoltura sarà al centro del secondo dibattito, che approfondirà anche l’internazionalizzazione del vino piemontese e le criticità legate ai dazi e al passaggio generazionale nelle aziende. A discuterne saranno Guido Saracco, docente del Politecnico di Torino, Brugo Ceriotti, presidente della Commissione Agroalimentare di Confindustria Piemonte, Paolo Bongioanni, assessore all’agricoltura della Regione Piemonte, e Raffaella Bologna, produttrice e co-titolare di Braida di Giacomo Bologna S.r.l. La moderazione sarà affidata a Luciano Ferraro.
L’economia del vino: tra investimenti e opportunità
L’analisi economica della filiera vitivinicola sarà il focus del terzo panel, che vedrà il confronto tra Enrico Berruti, responsabile del servizio mercati e imprese di Banca di Asti, e Mariagrazia Baravalle, direttrice di Asti Agricoltura. Il dibattito sarà moderato da Luciano Ferraro e punterà a individuare le prospettive di investimento e le sinergie tra i produttori e i fornitori di materiali e tecnologie.
Politica e vino: strategie per il futuro
L’incontro si concluderà con un confronto tra giornalisti ed esponenti politici sulle strategie da adottare per sostenere il vino piemontese, sia a livello ambientale che economico. A discuterne saranno Venanzio Postiglione, Carmine Festa, Alberto Marello e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.