Valenza, truffa a un’anziana: arrestata una 45enne
VALENZA – Ancora una truffa ai danni di un’anziana, ma questa volta il colpo non è riuscito. Una 45enne ha…
ALESSANDRIA – Questa è la storia di due nonne arzille, di un finto maresciallo e di due truffe sventate grazie, appunto, all’accortezza delle signore, tanto anziane quanto lucide.
Alessandria, zona Europista. Squilla il telefono sul numero di casa della signora Luigina. “Sono il maresciallo Russo dei carabinieri”. Luigina, 88 anni, la faccenda del finto maresciallo che telefona l’aveva già letta sul giornale. E questo l’ha indotta a tenere alta la guardia.
Dialogo. “Qui in caserma c’è suo nipote”. “Ah sì? Mi dica come si chiama”. “Me lo dica lei”. “Io nipoti ne ho due”. E li svela. “Ah sì, ecco c’è giusto… E’ (nome) che ha avuto un incidente”. “Maresciallo, mi dica subito: volete dei soldi da me?“. “No, dovrebbe venire in caserma”. “Ma si figuri: mio nipote ha una moglie e un figlio, chiamate loro”.
Qui finisce la conversazione, che mai riprenderà. Luigina col cellulare (“la linea di casa era bloccata”) contatta l’altro nipote, si accerta che tutto sia a posto e la questione finisce. “Già, ma se fossi uscita di casa? Qualcuno probabilmente sarebbe entrato nel mio alloggio…”. Riflessione appropriata, fino a prova contraria.
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Non molto dopo, una sua vicina, Nella, anni 92, riceve una telefonata. “Siamo i carabinieri. Suo figlio ha causato un incidente e ha investito una donna di 87 anni. Ed è qui da noi in caserma”. “Me lo passi, per favore”. Si sentono lamenti… “E’ qui, fa fatica a parlare, la donna è stata portata in ospedale. Bisognerebbe mettere a posto la questione, ma con 7-8.000 euro la si aggiusta“. “Un attimo, mi scusi”.
La signora Nella non interrompe la comunicazione, ma va a chiamare una vicina di casa: “Vieni a sentire anche tu, questi carabinieri…”. Ma né lei sentirà loro, né loro sentiranno lei. Sarebbe andata troppo per le lunghe e certe truffe riescono se la vittima è da sola, indifesa, in stato confusionale. Invece Nella è stata piuttosto accorta.
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“Stavolta è andata bene – commenta Luigina – ma io mi sono sentita umiliata, in balia di gente che può fare qualsiasi cosa. Bisogna stare attenti, ecco. E avere un po’ di fortuna”. Ricordando che, in certi casi, il diffidare è sempre una buona arma. E comunque, in caso di difficoltà, chiamare il 112 è una pratica consigliata.