Massima adesione contro la riforma della giustizia: «In gioco l’indipendenza»
Il presidente del Tribunale, Rampini: «Se siamo così tanti è perché ci crediamo». L’88% dei giudici ha aderito, i Pubblici ministeri al 100%
ALESSANDRIA – Manifestazioni e assemblee pubbliche: così ieri, giovedì 27 febbraio, i magistrati hanno incrociato le braccia contro il disegno di legge per la riforma costituzionale della Giustizia.
Separazione delle carriere
Punto nevralgico, ma non l’unico, la cosiddetta separazione delle carriere dei magistrati. E poi ancora lo sdoppiamento del Consiglio superiore della Magistratura, che andrebbe a togliere ai magistrati il diritto di eleggere i propri rappresentanti, ‘diminuendo la garanzia di indipendenza dagli altri poteri’.
Ai due possibili Csm verrebbe tolta la competenza disciplinare che, solo per i magistrati ordinari civili e penali), sarà affidata a un giudice speciale (l’Alta Corte disciplinare)».
L’astensione, in tutta Italia, è stata altissima, quasi all’80%. Ad Alessandria anche superiore.
Il presidente del Tribunale
«Se siamo così massicci nel protestare, è perché ci crediamo. E se tanta gente qualificata protesta è perché almeno delle ragioni per ascoltarci credo ci siano». Così, il neo presidente del Tribunale di Alessandria, Paolo Rampini, interviene sull’astensione dell’Associazione nazionale magistrati.
«Sono qui – ha specificato ieri durante l’incontro con gli organi di informazione – come componente dell’Anm per dire che condivido integralmente, completamente e convintamente le ragioni dell’associazione nazionale magistrati».
Sviscera alcuni punti, il presidente: «La sezione disciplinare del Csm è forse quella più severa tra le giustizie cosiddette domestiche, quelle in cui un soggetto giudica le responsabilità disciplinari. Sul sorteggio, pensate voi se una categoria professionale non si sentirebbe come minimo svilita a far eleggere i suoi rappresentanti, che esercitano una funzione costituzionalmente rilevante, per sorteggio.
E per tutto il resto vorrei dire solo una cosa, si parla tanto del sistema delle correnti (affronta il discorso in maniera equidistante) però non sarà un caso che tutte le correnti in giunta unitaria hanno deliberato l’astensione, che quasi tutti i magistrati, giovani e vecchi, parlo per me, uomini e donne, del sud e del nord, sono assolutamente convinte di questa astensione».