Emergenza nocciole: drastico calo della produzione
Allarme Coldiretti: crollo nel 2024 con perdite fino al 70% in provincia di Alessandria. "Serve un intervento immediato per salvaguardare le imprese agricole e rilanciare il settore"
ALESSANDRIA – La corilicoltura alessandrina è in piena emergenza. Negli ultimi anni, il settore ha registrato un calo progressivo della produzione, culminato nel 2024 con una drastica riduzione dei raccolti su tutto il territorio regionale. E con gravi ripercussioni in provincia di Alessandria e nel Monferrato.
Non si tratta di una semplice alternanza produttiva, ma di un trend allarmante che rischia di compromettere uno dei comparti agricoli più importanti del Piemonte. Negli ultimi dieci anni, la superficie coltivata a nocciole è passata da 15mila a 28mila ettari in tutta la regione. La sola provincia di Alessandria conta circa 4.000 ettari di noccioleti e 500 aziende coinvolte nella filiera. Con un potenziale produttivo che il mercato richiede, ma che gli attuali problemi agronomici e climatici stanno mettendo a rischio.
Nel 2023, la produzione media per ettaro era di 15 quintali, mentre nel 2024 è scesa a soli 5 quintali, segnando una perdita superiore al 70%.
Nocciole, Coldiretti chiede un piano di ricerca scientifica
Il Presidente di Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco, lanciato un appello: «Servono soluzioni rapide per salvare una delle filiere più strategiche del Piemonte. Abbiamo chiesto alla Regione di avviare una ricerca scientifica per individuare le cause di questo crollo produttivo».
Coldiretti Alessandria sostiene la richiesta avanzata da Coldiretti Piemonte al Governatore Alberto Cirio e all’Assessore regionale all’Agricoltura Marco Bongioanni. Obiettivo: lo stanziamento di risorse per uno studio approfondito sulle criticità del settore.
Secondo l’associazione, la ricerca scientifica dovrà concentrarsi su diversi aspetti che influenzano la gestione del noccioleto:
- Cascola precoce dei frutti
- Concimazioni e nutrizione del suolo
- Tecniche di potatura e rinnovamento degli impianti
- Impollinazione e biodiversità delle coltivazioni
- Impatto delle nuove tecnologie sulla produttività
“Serve un impegno concreto per la corilicoltura”
Anche il direttore di Coldiretti Alessandria, Roberto Bianco, evidenzia la necessità di un sostegno forte al comparto. «Dobbiamo concentrare maggiori risorse economiche e umane per salvaguardare le nostre imprese agricole. Il Piemonte potrebbe arrivare a una produzione di 300mila quintali di nocciole, ma le attuali difficoltà lo impediscono. È fondamentale proteggere le aziende che credono nella qualità e nella sostenibilità del territorio».
L’emergenza in atto richiede azioni immediate, per evitare il tracollo di un settore che rappresenta una risorsa economica strategica per il Piemonte e per garantire un futuro sostenibile alla filiera corilicola.