Alessandria: Iva sui rifiuti, la maggioranza attacca il Governo. “Sovrattassa evitabile”
L’Amministrazione critica la scelta dell’Esecutivo: "Si poteva attendere fino al 2035, invece si colpiscono i cittadini senza un piano graduale"
ALESSANDRIA – L’aumento dell’Iva sullo smaltimento dei rifiuti in discarica continua ad alimentare lo scontro politico. La maggioranza in Consiglio comunale ha duramente criticato la decisione del Governo di eliminare l’agevolazione fiscale del 10%, portandola al 22% già dal 2025. Con un impatto stimato di 715mila euro in più sui costi del servizio Tari per Alessandria.
«La direttiva europea prevede il taglio del conferimento in discarica sotto il 10%, ma entro il 2035. Il Governo Meloni ha deciso di applicare la norma subito, senza una transizione graduale. Questo non è un incentivo alla differenziata, è una sovrattassa», sottolinea la maggioranza.
Una misura che pesa sui territori meno virtuosi
L’amministrazione evidenzia che “il Piemonte, e in particolare Alessandria, si trovano in ritardo sulla differenziata. E l’aumento dell’Iva colpisce proprio le aree più in difficoltà. Applicare il principio ‘chi inquina paga’ senza un piano di accompagnamento significa semplicemente aumentare la Tari per i cittadini, senza offrire strumenti per migliorare il sistema”.
La soluzione, per l’amministrazione, “passa da raccolta porta a porta e tariffa puntuale, strategie già adottate con successo in altre regioni italiane”.
Stoccata al centrodestra: “Nessuna lezione da chi ha fatto fallire Amiu”
La maggioranza non risparmia critiche al centrodestra, accusandolo “di non aver mai investito in un modello efficace di gestione dei rifiuti. Aspettiamo il centrodestra al nostro fianco nello spiegare alle alessandrine e agli alessandrini gli indubbi vantaggi di questa scelta, ma temiamo che non li troveremo. Fino a che non ci sarà da distruggere tutto come hanno fatto per il ciclo della raccolta dei rifiuti nel 2008, con conseguente fallimento di Amiu“.
Nel frattempo, il Comune ha chiesto al Consorzio rifiuti e alle aziende del settore di contenere al massimo il piano finanziario per la Tari. Cercando di limitare l’impatto dell’aumento dell’Iva sui cittadini.