50 anni con i Grigi e il gol di Manueli
Gianfranco Foco, stadium manager, ha un 'compleanno' quasi in contemporanea con l'Alessandria
ALESSANDRIA – “Non sono uno che segnava molto, anche per questo i due gol al Como, al Como di Tardelli in B, sono speciali”. Di quei gol che Gigi Manueli ricorda molto bene, uno Gianfranco Foco, stadium manager, lo ricorda molto bene.
“Perché è stato il primo, in assoluto, da innamorato dei Grigi”. 16 febbraio 1975, 50 anni fa esatti,e deve essere una di quelle combinazioni del destino festeggiare questo ‘compleanno’ sportivo due giorni prima di quella squadra che è entrata nel cuore di un bambino, è passata attraverso gioie (non così abbondanti) e dispiaceri (in percentuale maggiore) ed è arrivata all’uomo che ha realizzato il suo sogno: ‘custodire’ il Moccagatta.
Un anniversario doppio, a distanza di 48 ore, da festeggiare mettendo uno in fila all’altro i ricordi, tra cimeli (la maglia numero 10, rossa, di Volpato), amici, colleghi, compagni di viaggio. Foco ne ha coinvolti molti in una serata speciale, al bar del circolo ‘Europa’ – Giovanni Ferrari, Manueli ospite speciale, lui che ha affrontato il Casale anche come tecnico, in una stagione non facile, chiamato all’ultimo, 0-0 al 90′.
Tutti i ‘grazie’ a Foco
A lanciare il racconto la voce inconfondibile di Mauro Bavastri, i saluti e i ringraziamenti, sinceri, proprio di Manueli, poi l’assessora Vittoria Oneto, che con Foco ha condiviso i mesi, complicati, della revoca della concessione del Moccagatta, i molti inconvenienti, i tempi, accelerati, per il ‘Mamma Caito’, finalmente l’assegnazione alla Fc.
“Gianfranco è un tipo ansioso, ma per il Moccagatta farebbe di tutto e di più. E ogni volta che varcavo il cancello d’ingresso – aggiunge Oneto – sapevo che lui era là, a vigilare il nostro stadio”.
Gigi Manueli ospite speciale per il 50° di Foco con i Grigi
Anche il presidente Rocco Dinisi esprime la riconoscenza di tutto il club “per un riferimento prezioso”. Poi tocca al protagonista principale, a quella ‘prima volta’ “in un bolgia di persone. Q”uando ho capito che c’era un rigore per noi, mi sono fatto largo e quel tiro l’ho ancora ben impresso nella testa e nel cuore. Alla fine vinse il Como (2-3), ricordo che al rientro a casa chiesi a mio padre perché i nostri tifosi erano così scatenati, nei cori, contro il Casale”.
Risposta di papà? “Perché sono i rivali, da sempre e la nostra gente dice sempre quello che pensa”.
Ecco, per Foco è perfetta la frase della stagione, “oggi come allora”. Indossando una maglia grigia con la scritta 50 e il suo nome, e una tshirt che ha sulla schiena la foto del gol di Manueli.
A perenne memoria