Metalmeccanici: 8 ore di stop il 21 febbraio per il rinnovo del contratto
Fim, Fiom e Uilm proclamano lo sciopero contro l’indisponibilità delle controparti a riaprire la trattativa sul Ccnl
ROMA – I metalmeccanici tornano in sciopero per il rinnovo del contratto nazionale. Venerdì 21 febbraio Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil hanno proclamato 8 ore di sciopero articolato, con il blocco dello straordinario e delle flessibilità. Obiettivo, chiedere la ripresa delle trattative con Federmeccanica e Assistal, che continuano a respingere le richieste sindacali.
Dopo le prime 8 ore di sciopero già svolte, la trattativa per il Ccnl metalmeccanici rimane bloccata. Le organizzazioni sindacali denunciano l’indisponibilità delle controparti, che si trincerano dietro una “contro piattaforma”, ignorando le richieste avanzate dai lavoratori.
Per superare questa fase di stallo, Fim, Fiom e Uilm intensificano la mobilitazione, chiedendo un’adesione massiccia alle 8 ore di sciopero, da articolare azienda per azienda. L’obiettivo è rafforzare la pressione e ottenere il rinnovo del contratto, con:
- Aumento dei salari.
- Contrasto alla precarietà.
- Riduzione dell’orario di lavoro.
- Maggiori diritti e tutele per lavoratrici e lavoratori.
Metalmeccanici: un segnale forte alle aziende
I sindacati invitano tutti i metalmeccanici a scioperare compatti per sbloccare la trattativa e ottenere condizioni di lavoro più dignitose. “È il momento di mobilitarsi tutti insieme per riaprire il confronto e conquistare un contratto giusto”, si legge nel comunicato sindacale.
L’appuntamento è quindi per venerdì 21 febbraio, giornata di sciopero nazionale di 8 ore nel settore metalmeccanico.