Benedicta, svastica sul cartello per il sacrario partigiano
BOSIO — Una svastica sul cartello che indica il sacrario della Benedicta. Succede lungo la strada che conduce a Capanne…
BOSIO — Numerose le reazioni di sdegno in seguito allo sfregio compiuto ai danni del sacrario della Benedicta, dove qualcuno ha tracciato una svastica su un cartello stradale.
Per il Comune di Bosio, «la svastica sulla segnaletica stradale per il sacrario offende tutti». «È un gesto che non può essere sottovalutato o attribuito all’ignoranza. È un gesto premeditato a cui deve essere attribuito il giusto significato», ha fatto sapere il sindaco Domenico Merlo.
Per Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, «il sacrario della Benedicta rappresenta un momento fondamentale della storia del nostro territorio e del nostro Paese, è un simbolo di memoria condivisa, e di valori su cui si fonda la nostra Repubblica. Imbrattarne la segnaletica con una svastica è un oltraggio, un atto demenziale e irrispettoso che mi auguro possa essere punito adeguatamente. Soprattutto, è necessario far comprendere a ogni generazione che il ricordo rispettoso del nostro passato è essenziale per poter vivere in maniera piena e consapevole il presente, e costruire il futuro».
Benedicta, svastica sul cartello per il sacrario partigiano
BOSIO — Una svastica sul cartello che indica il sacrario della Benedicta. Succede lungo la strada che conduce a Capanne…
Secondo l’Isral, l’Istituto per la storia della Resistenza in provincia di Alessandria, «l’esempio e la memoria dei partigiani uccisi o deportati non teme lo sfregio dell’ignoranza e del fanatismo. Continueremo a lavorare e a interrogarci, a riflettere con i cittadini e con la scuola, a combattere i fantasmi che hanno percorso l’Italia e l’Europa nel secolo scorso e che sono stati combattuti con il sacrificio di tanti».
Condanna anche da parte di Domenico Ravetti (Pd), vicepresidente del consiglio regionale del Piemonte. «La croce nazista che ha imbrattato il cartello verso il sacrario della Benedicta e le scritte ingiuriose apparse in corso Cincinnato, a Torino, davanti alla targa che ricorda gli esuli, sono il frutto di ignoranza e fanatismo demente. Il Giorno del Ricordo, il Giorno della Memoria e il 25 aprile sono tre date fondamentali del nostro calendario civile. Tre date che riguardano tutti gli italiani. Invece, ogni volta, non manca chi vuole “sporcare” queste commemorazioni, sollevando polemiche di parte, strumentalizzando il passato o ricorrendo a vili atti teppistici camuffati da “atti politici”. Ma non bastano le parole di condanna. Serve una convinta azione istituzionale, culturale ed educativa per contrastare ogni estremismo e per smascherare chi fa un uso ideologico della Storia senza conoscerla».
Per il governatore Alberto Cirio e l’assessore regionale Enrico Bussalino «la svastica rappresenta non solo un oltraggio alla memoria delle vittime del nazifascismo, ma anche un attacco ai valori fondamentali su cui si fonda la nostra Repubblica. Il Giorno del Ricordo, unito al Giorno della Memoria e al 25 Aprile, dovrebbe rappresentare un momento di riflessione collettiva, capace di unire tutti gli italiani nel ricordo delle tragedie passate e nel rafforzamento dei valori di libertà. La Regione Piemonte ribadisce il proprio impegno nella tutela e valorizzazione dei luoghi della memoria, promuovendo iniziative educative e culturali volte a diffondere la conoscenza della nostra storia e a contrastare ogni forma di revisionismo e intolleranza».
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