Amag, Abonante a confronto coi sindacati: “Facciamo fronte comune”
Obiettivo, sbloccare i fondi Pnrr col ministero e garantire stabilità a un gruppo che sta attraversando difficoltà
ALESSANDRIA – Sciopero e presidio sotto Palazzo Rosso per i lavoratori del Gruppo Amag, preoccupati per il futuro dell’azienda e per la qualità dei servizi. Nel mirino dei sindacati, la gestione della holding, la cessione di Amag Reti Gas e la gara a doopio oggetto per Amag Ambiente.
Il sindaco Giorgio Abonante ha ribadito la necessità di “fare fronte comune per sbloccare i fondi Pnrr destinati ad Amag Reti Idriche, bloccati dal Ministero”. E garantire così il rilancio del gruppo: “Al momento, la priorità è recuperare i 7 milioni già spesi e ottenere i 15-16 milioni promessi. È una battaglia che dobbiamo combattere insieme, coinvolgendo anche i parlamentari del territorio”.
I sindacati: “Nessuna fiducia nei vertici”
Dura la posizione delle sigle sindacali, che esprimono un calo di fiducia nei confronti della dirigenza. Maria Iennaco (Filctem Cgil) chiede maggiore chiarezza: “Abbiamo chiesto un confronto con il socio di maggioranza per capire il futuro dell’azienda. Ma ci troviamo davanti a spostamenti continui di lavoratori e mancanza di strategia”.
Per Roberto Marengo (Fimca Cisl) e Gianni Di Gregorio (Uiltec), la questione chiave riguarda le cessioni. “Cosa succederà ai lavoratori dopo la vendita delle quote di Amag Reti Gas e Amag Ambiente? E come verranno reinvestiti i proventi?”.
Il sindaco ha risposto in modo netto: “Tutto ciò che sarà incassato rimarrà dentro Amag per rafforzare il gruppo. A differenza di quanto accaduto con Alegas, quando la vendita servì a distribuire dividendi al Comune. Quella è la madre dei disastri che oggi abbiamo sotto agli occhi. Ora la priorità è garantire la tenuta dell’azienda”.
Rifiuti e idrico: le sfide aperte
L’assessore Giorgio Laguzzi ha chiarito il futuro della gestione dei rifiuti: “La gara a doppio oggetto permetterà di individuare un socio privato che possa investire i 15-20 milioni necessari per migliorare il servizio. Amag da sola non può farlo. L’iter partirà tra aprile e maggio”.
Sull’acqua pubblica, il nodo riguarda i fondi Pnrr e lo scontro tra Alessandria e Novi Ligure. Laguzzi ha spiegato che il Ministero ha cambiato posizione, imponendo una consortile totalmente pubblica, tagliando fuori Gestione Acqua e Novi. “Una scelta che non ci piace, ma senza questa modifica avremmo perso i fondi Pnrr”, ha ammesso.
Conclusioni: serve un tavolo di confronto
Il segretario generale della Cgil Franco Armosino ha sottolineato la necessità di una maggiore trasparenza. “Dobbiamo avere chiari i bandi di gara su gas e rifiuti e conoscere la reale situazione della holding. Inoltre, serve una ricomposizione dei rapporti con Novi Ligure, perché lo scontro rischia di compromettere servizi fondamentali”.
“Se vogliamo fare fronte comune, serve chiarezza e condivisione”, ha concluso Armosino. L’Amministrazione, intanto, ribadisce che le decisioni prese sono necessarie per salvaguardare i servizi e garantire un futuro stabile ad Amag.
Mentre la minoranza di centrodestra, in piazza, ha manifestato e dato solidarietà ai lavoratori. Presenti Emanuele Locci e Maurizio Sciaudone di Fdi, Mattia Roggero della Lega, Vincenzo Demarte di Forza Italia e Luigi Sfienti della civica Per Alessandria.