FC, la regola di Ammirata. E i giocatori ‘in castigo’
Il tecnico: "Canegallo? Non è una bocciatura per Menino". La squadra ha scelto il silenzio
ALESSANDRIA – In sala stampa arriva solo Maurizio Ammirata, felice di confermare la cabala che lo vuole sempre vittorioso quando sostituisce Alberto Merlo squalificato.
I giocatori no, neppure Maggi che, a fine gara, al rinetro negli spogliatoi, aveva garantito all’ufficio stampa la sua presenza. Motivo? Un silenzio abbastanza singolare, almeno dalla spiegazione che Andrea Massaro dà Sergio Giovanelli, responsabile della comunicazione, quando cerca di capire il motivo dell’assenza all’intervista finale.
“Massaro mi ha detto che è stata una decisione dei giocatori. Si sono messi in castigo. Nessuna scelta imposta dalla società“.
Un modo di reagire, viene da interpretarlo così, alle critiche dopo Alba: nessuna obiezione ai giudizi per la prova molto negativa, non con quanto scritto sugli organi di stampa. Ma certe frasi, attorno al gruppo, sono sembrate eccessive. Si sono autocensurati: niente saluto sotto la Nord e verso gli altri settori del Moccagatta, come era stato anche al termine del riscaldamento.
Scelta per compattarsi? Possibile, anche se è un comportamento quanto meno singolare a due settimane del derby. La società era informata della decisione? L’ufficio stampa no. Forse servirebbe un clima diverso, da capire fino a quando il silenzio durerà.
“Settimana delicata, gruppo unito”
Una vittoria che pesa molto, anche se ottenuta con troppo affanno. “Buono il primo tempo, con una grande occasione, opportunità per segnare. Il bel gol di Muratore, che noi avevamo voluto a Fossano, perché sa fare i due ruoli sulla fascia. Il recupero di Mazzocca, per noi molto importante. Ricordo solo un tiro del Sommariva, con la grande parata di Canegallo“.
A proposito di Canegallo: perché il ritorno da titolare? “Abbiamo due portieri molto validi, in settimana Menino ha avuto qualche problema, se c’è la possibilità di schierare under nel ruoli di movimento sappiamo che chiunque va tra i pali ci dà garanzie. Si aiutano molto e sono i primi tifosi uno dell’altro. Non è una bocciatura per qualcuno o una promozione per qualcun altro: è la conferma che anche in quel ruolo siamo ben coperti”.
Gli infortuni? “Per El Oualid la torsione del ginocchio, da valutare. In settimana si era allenato davvero bene. Il cambio di Mazzucco? A metà del primo tempo ha avvertito un fastidio al flessore, meglio non rischiare”. E, domenica, comunque, a Castellazzo non ci sarà per squalifica.
Ancora 4-4-2, visto che Magné, oggi in panchina per stare vicino ai compagni, ne avrà per un paio di settimane almeno? “Decideremo in settimana, in base anche alle disponibilità e ai recuperi. I ragazzi – insiste Ammirata – vanno tutti ringraziati per come sono usciti da una gara e mezza negativa: non è stata una settimana facile, ma questo è un gruppo molto unito”