Vigili del Fuoco di Alessandria: allarme carenza di organico
Chiesto incontro col prefetto. Denunciato il rischio di chiusura sedi e riduzione dei servizi, serve un intervento politico urgente
ALESSANDRIA – Situazione critica per i Vigili del Fuoco della provincia di Alessandria. Le organizzazioni sindacali del Corpo hanno incontrato il dirigente del Comando per affrontare la grave carenza di personale operativo, che sta già impattando negativamente sul dispositivo di soccorso.
Secondo quanto emerso dal confronto, la carenza di risorse umane ha già portato alla riduzione o azzeramento della seconda partenza della sede centrale. E, anche, al prelievo forzoso di unità specializzate dalla Sala Operativa provinciale. La preoccupazione maggiore riguarda il rischio che si possa arrivare alla chiusura temporanea di una delle cinque sedi permanenti sul territorio provinciale.
Le sigle sindacali respingono fermamente qualsiasi ulteriore riduzione del dispositivo di soccorso e chiedono un intervento immediato per sanare la situazione.
Vigili del Fuoco: la richiesta di revisione del Decreto del Ministero dell’Interno
Per risolvere il problema, i rappresentanti sindacali chiedono la modifica del Decreto del Ministro dell’Interno del 6 giugno 2024, che disciplina la ripartizione delle dotazioni organiche del Corpo nazionale. Un aggiornamento della normativa permetterebbe una maggiore assegnazione di personale operativo al Comando di Alessandria nella prossima mobilità nazionale. Garantendo così risorse adeguate per fronteggiare i carichi di lavoro e le esigenze di soccorso sul territorio.
Un territorio vasto e complesso da tutelare
Il Comando dei Vigili del Fuoco di Alessandria copre un’area di 187 comuni, estendendo le proprie competenze dalle pianure di Casale Monferrato all’Appennino ligure. Un territorio caratterizzato da:
- Infrastrutture strategiche come le autostrade A26, A7 e A21, nonché importanti scali ferroviari (San Bovo e Alessandria).
- Insediamenti industriali a rischio: sono 22 gli stabilimenti soggetti alla normativa Seveso, ovvero a rischio di incidente rilevante.
- Cantieri di grande impatto, tra cui quelli legati alla costruzione del Terzo Valico e l’espansione industriale connessa allo sviluppo del porto di Genova.
Per garantire interventi tempestivi, la provincia è dotata di sei sedi operative: Alessandria, Casale Monferrato, Tortona, Novi Ligure, Ovada e Acqui Terme, oltre a un presidio volontario a Valenza. La chiusura anche temporanea di una di queste sedi avrebbe ripercussioni significative sulla capacità di risposta alle emergenze.
Richiesto incontro con il Prefetto e i Sindaci
Le organizzazioni sindacali hanno formalmente chiesto un incontro con il Prefetto di Alessandria. Obiettivo, coinvolgere anche i sindaci dei Comuni dove sono presenti le sedi dei Vigili del Fuoco. L’intento è quello di discutere delle possibili conseguenze di un ridimensionamento dei presidi territoriali e sollecitare un intervento congiunto a livello istituzionale.
Le sigle firmatarie del comunicato:
- CO.NA.PO. (Gianluca Biorcio)
- FNS CISL (Roberto Valorio)
- UIL PA VVF (Luigi Foggia)
- Fp Cgil VVF (Vladimiro Alpa)
- USB (Giovanni Frizzarin)
- Federdistat VV.F. Cisal (Claudio Emanuelli)
La mobilitazione è aperta e le sigle sindacali sono pronte a iniziative più incisive. Specie qualora non venissero adottate misure concrete per salvaguardare il servizio di soccorso nella provincia di Alessandria.