Amag risponde alle accuse: “Gruppo riorganizzato, ora più efficiente”
L'azienda difende il proprio operato: “Scelte strategiche decise dal Comune. Serve collaborazione, non polemiche”
ALESSANDRIA – Dopo le critiche sollevate negli ultimi giorni nei confronti del Gruppo Amag, l’azienda ha diffuso una nota. Obiettivo, rispondere alle accuse di danno erariale, mancanza di strategia e rischio per i posti di lavoro portate avanti dalle opposizioni e dai sindacati. Secondo la holding, si tratta “di attacchi mossi senza conoscere i fatti o distorcendo la realtà per fini politici”.
La nota evidenzia come “il Gruppo abbia dovuto affrontare una situazione finanziaria difficile. Aggravata da investimenti insufficienti, mancati incassi dei crediti e una gestione del personale poco sostenibile. Il nuovo management, con il supporto della società di consulenza MoveOnTeam, ha attuato una ristrutturazione aziendale che ha portato a una maggiore efficienza senza perdita di posti di lavoro. Oggi Amag è un gruppo più organizzato e finanziariamente solido, ma il recupero degli anni persi è impossibile – si sottolinea -. Nonostante i miglioramenti, alcuni continuano a invocare un ritorno a pratiche insostenibili. Come aumenti generalizzati e assunzioni indiscriminate, senza considerare lo stato delle casse”.
Cessione delle quote e gare: scelte del Comune
Amag chiarisce che “le scelte strategiche, come la cessione di quote di Alegas, la gara per la raccolta rifiuti e quella per il gas, non dipendono dall’azienda. Ma sono frutto di atti di indirizzo del Comune di Alessandria, azionista di riferimento”.
“In quanto società in house providing – prosegue la nota – Amag esegue le direttive del Comune. Che ha stabilito la cessione del 90% di Amag Reti Gas e del 49% di Amag Ambiente. Per il settore idrico, nei prossimi due anni si deciderà tra una società consortile pubblica o una gara a doppio oggetto per l’ingresso di privati”.
L’appello di Amag: “Stop alle polemiche, servono proposte”
L’azienda respinge quindi le accuse di cattiva gestione e invita a un confronto costruttivo. “Continuare a criticare gli attuali amministratori e diffondere allarmismi sui posti di lavoro non è produttivo. Sarebbe invece più utile collaborare in modo proattivo. Portando proposte concrete per la crescita del Gruppo e la creazione di valore per i cittadini”.