Nuova Cia: la fusione fra Alessandria e Asti
Sancito l'accordo che dà una svolta al mondo agricolo. Insieme si raggiungono i 3.000 iscritti
ASTI – Cia Alessandria e Cia Asti da oggi, 3 febbraio, sono una cosa sola. L’assemblea costitutiva, alla quale hanno partecipato soci, dirigenti Cia nazionale e autorità, ha sancito, stamani ad Asti, «la nascita di una realtà più strutturata e solida, capace di affrontare le sfide sempre più complesse del comparto agricolo».
Il nuovo assetto organizzativo prevede una rete capillare sul territorio, con 9 uffici attivi, oltre 100 dipendenti e circa 3.000 aziende agricole associate.
Nuova Cia: i nomi
Alessandria mantiene la presidenza, con Daniela Ferrando, e la direzione, con Paolo Viarenghi. La Ferrando (imprenditrice agricola di Trisobbio attiva nel settore della corilicoltura, dell’apicoltura e della viticoltura) sarà affiancata dal vicepresidente vicario Amedeo Cerutti, allevatore di Razza Piemontese a Moransengo, e dal vicepresidente Piero Trinchero, viticoltore e corilicoltore di Bistagno.
Il direttore Paolo Viarenghi, si avvale dell’apporto dei vice Cinzia Cottali e Franco Piana.
Il comitato esecutivo è composto da Massimo Ponta, Gabriele Gaggino, Marco Deambrogio, Domenico Biglieri, Matteo Massa, Davide Sartirana, Enzo Crucco, Ivano Andreos, Franca Dino e Marco Capra.
Più forza sul territorio
Con questa fusione – è stato spiegato – si rafforza sul territorio il ruolo di Cia che, in questo modo, aumenta anche la propria rappresentanza.