Logistica in Piemonte: i ‘dem’ Ravetti e Rossi attaccano la Giunta Cirio
Il Pd presenta una proposta di legge per regolamentare la crescita del settore e contrastare il consumo di suolo
ALESSANDRIA – Una legge per governare il proliferare degli insediamenti logistici in Piemonte e trasformare la regione in un polo strategico europeo. Garantendo al contempo una crescita sostenibile. È questo l’obiettivo della proposta di legge regionale (Pdl) “Norme per la pianificazione degli insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale”, presentata questo pomeriggio alla Soms del Cristo – e poi al Collegio Santa Chiara – dal segretario ‘dem’ e consigliere regionale Domenico Rossi, primo firmatario del testo, e dal vicepresidente del Consiglio, Domenico Ravetti. E sottoscritta dall’intero gruppo del Partito Democratico.
La necessità di una programmazione regionale
Secondo Rossi e Ravetti, il Piemonte sta vivendo “una crescita incontrollata della logistica. Senza una pianificazione adeguata da parte della Regione, con ricadute ambientali e urbanistiche significative. La Regione ha abdicato al suo ruolo di ente programmatore. Lasciando che gli insediamenti crescano senza un governo istituzionale e scaricando tutte le criticità sui Comuni e gli enti locali”.
Un tema cruciale è il consumo di suolo: il report Ispra 2023 classifica il Piemonte al quarto posto in Italia per superficie cementificata, con 170.769 ettari di territorio consumati. Numeri che preoccupano Ravetti, secondo cui è necessario “un cambiamento culturale e normativo. Non possiamo rassegnarci all’idea che la logistica diventi l’unica vocazione del nostro territorio, sacrificando il settore manifatturiero”.
I punti chiave della proposta di legge
La Pdl del Pd propone una regolamentazione più rigida degli insediamenti logistici, in particolare di quelli con una superficie superiore ai quattro ettari. Tra i punti principali del provvedimento:
- Criteri chiari per la scelta delle aree idonee agli insediamenti logistici.
- Ruolo attivo delle Province, che dovranno individuare gli ambiti più adatti.
- Vincoli ambientali e paesaggistici, con studi di sostenibilità obbligatori.
- Accordi territoriali più strutturati tra Comuni, aziende e istituzioni.
Secondo il ‘dem’, la proposta rappresenta “una risposta concreta alla mancanza di una riforma della legge urbanistica. Problema che ha reso l’attuale gestione del territorio confusa e disomogenea. Il centrodestra ha più volte tentato di intervenire sul tema con provvedimenti inadeguati. Ci auguriamo che questa proposta apra un dibattito serio e costruttivo in aula”.
Obiettivo: un polo logistico europeo sostenibile
L’iniziativa punta “a un equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale, trasformando il Piemonte in un polo logistico centrale a livello europeo. Non è una battaglia tra logistica e ambiente, ma un progetto per coniugare sviluppo sostenibile ed efficienza del sistema logistico della Regione”, ha concluso Rossi.