Agricoltura sociale, premiata “Casa Wallace” di Cremolino
La motivazione, il progetto “Colline Solidali del Monferrato”
CREMOLINO – L’agricoltura come opportunità di inclusione. È questa la visione alla base del progetto “Colline Solidali del Monferrato”, promosso da Casa Wallace di Cremolino in collaborazione con la cooperativa sociale Azimut e i Servizi Sociali dell’Ovadese, che si è aggiudicato il premio del bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”.
L’iniziativa, promossa da Confagricoltura, Età della Saggezza Onlus e Reale Foundation, mira a sostenere le aziende agricole che sviluppano progetti di inclusione per persone svantaggiate.
Il progetto di Casa Wallace: agricoltura sociale e trasformazione alimentare
Il progetto premiato si articola in due ambiti principali:
- Attività di agricoltura sociale, con la cura del noccioleto di Casa Wallace a Cremolino.
- Laboratorio di trasformazione alimentare, presso la sede del San Giuseppe di Ovada, dove verrà prodotta la Cremolina, una crema di nocciole di alta qualità.
Il processo di produzione avverrà con un mulino a sfere di ultima generazione, garantendo un prodotto artigianale realizzato con sole tre materie prime: nocciole (60%), cacao (10%) e zucchero di canna (30%).
Inclusione lavorativa e sostenibilità economica
Nella fase iniziale, il progetto prevede tirocini formativi attivati da Idea Agenzia per il Lavoro, con l’obiettivo di garantire una futura stabilizzazione lavorativa per le persone coinvolte, grazie agli introiti derivanti dalla vendita della Cremolina.
“L’obiettivo è ambizioso, ma crediamo nelle potenzialità commerciali della nostra crema di nocciole”, spiega Claudio Cepollina, capofila del progetto. “Abbiamo scelto materie prime selezionate con criteri etici e di qualità, un valore aggiunto che rende il nostro prodotto unico”.
Un riconoscimento al valore sociale dell’agricoltura
Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato Paola Sacco, presidente di Confagricoltura Alessandria, e Cristina Bagnasco, direttore provinciale dell’associazione. Che hanno consegnato il riconoscimento a Claudio Cepollina e Giuseppe Bosco per Azimut.
“Siamo orgogliosi di condividere con Casa Wallace questo successo”, ha dichiarato Paola Sacco. “L’agricoltura sociale dimostra che il settore primario non è solo produzione, ma anche solidarietà, integrazione e crescita delle comunità”.
Dello stesso avviso Cristina Bagnasco, che sottolinea l’importanza del premio: “Questo progetto non solo ha un grande valore sociale, ma contribuisce a promuovere un’eccellenza del territorio”.