Un agricoltore (ed ex sindaco) di 86 anni e il Codice della Strada
Luigi Scovazzi, ex primo cittadino di Quaranti, Comune limitrofo all'Acquese: "Giusto punire. Sbagliato rovinare chi ha bevuto un bicchiere di vino"
QUARANTI – Luigi Scovazzi, 86enne viticoltore ed ex sindaco di Quaranti (Comune dell’Astigiano limitrofo ai nostri Ricaldone e Alice Bel Colle), ci ha inviato una lettera accorata. Tema, le modifiche al Codice della Strada..
“Sono da sempre orgoglioso del mio nobile lavoro. – scrive – Nella mia vita ne ho viste di tutti i colori, dallo scandalo del metanolo alla grande crisi del Moscato che il bravo Presidente del Consiglio Giovanni Goria aveva risolto. Ho sempre battagliato come consigliere e vicepresidente della Cantina Sociale di Mombaruzzo, vicepresidente dell’Associazione Produttori Moscato, presidente di sezione Coltivatori Diretti e come presidente del Consiglio dell’Unione Collinare Vigne&Vini. Come sindaco di Quaranti ho fatto erigere nella piazza principale del mio Comune il monumento alla vite, che per noi viticoltori è vita“.
“Adesso – aggiunge vengo al dunque. Ho sentito con grande rammarico delle modifiche al Codice della Strada. Che inasprisce le pene sugli utenti della strada che commettono infrazioni. A mio avviso sarebbe bastato quanto c’era prima. È giusto punire chi commette infrazioni. Ma non rovinare chi ha soltanto bevuto un bicchiere di vino: è come dare l’ergastolo a chi ruba una gallina!”.
“Il Codice? Riflettete su ciò che avete fatto”
“Cari Ministri che siete a Roma, riflettete su quello che avete fatto! Bisogna vivere e lasciare vivere. Sappiate che, da quando è uscito quel decreto, i ristoratori vendono molte meno bottiglie, creando un danno al loro settore. E, di conseguenza, anche a noi viticoltori. Si incominciava, dopo tanti anni, ad alzare la testa e voi, cari politici, ce l’avete tagliata. Bravi!”.
Scovazzi prosegue: “La gente che frequenta i ristoranti ha paura di bere prima di mettersi alla guida. Ricordatevi che due bicchieri di Barbera fanno soltanto bene a chi li beve e sicuramente non sono causa di incidenti. La maggior parte di essi sono provocati da chi usa il telefono cellulare, da chi beve superalcolici e da chi fa uso di sostanze stupefacenti. L’asinata più grossa l’ha fatta il Ministro del Made in Italy, dicendo che si può fare il vino senza alcool… Sarebbe come togliere il sale dai formaggi e dai salumi e lo zucchero dai dolci. A cosa è servito disciplinare i vini Doc e Docg? Io non voglio farne un caso politico, per carita, ma il troppo grida vendetta“.
“Non è giusto che a denunciare sia un vecchio contadino”
La conclusione: “Per il sottoscritto il romanzo della vita sta per volgere al termine. E devo dire che sono orgoglioso del fatto che, quando vedevo qualcosa che non andava, io abbia sempre scritto ed espresso la mia opinione. Mi dispiace tanto che le associazioni sindacali, i Consorzi, i sindaci e i politici locali e la Regione Piemonte non abbiano evidenziato che i ristoratori ed i viticoltori, con questo nuovo decreto, possano subire un danno sensibile. Secondo me non è giusto che sia un vecchio contadino a denunciare ciò che sta accadendo. Saluti a tutti”.