In sella ai bicicli, pedalando nella storia. Ad AcdB
Inaugurata a Palazzo Monferrato: Il museo si è ridatto il look anche con pezzi inedti di Loretz, Gerbi, Vogogna e Cuniolo
ALESSANDRIA – AcdB è nato per raccontare la storia del ciclismo attraverso le storie.
E da oggi c’è un capitolo emozionante, che prende per mano tutti e tutte per scoprire un capitolo inedito. In cui Alessandria ha la sua parte. In sella ai bicicli, macchine a due ruote sulle quali pedalavano temerari. Perché bisognava avere lo sprezzo di tutto e la voglia di avventura per salire su quei marchingegni, attraversare le città. gareggiare.
Cicerone speciale all’inaugurazione Roberto Livraghi, sottolineando i paralleli con una pellicola degli Anni Sessanta, fra gli interpreti anche Alberto Sordi, “perché i fratelli Wright, pionieri del volo, avevano una fabbrica di biciclette e spesso ripetevano che proprio dalle due ruote avevano preso ispirazione per l’ala per il volo”.
Una mostra che narra le origini e gli interpreti. Come Giuseppe Loretz, che lavorava in Pirelli e, nel 1884, per partecipare al campionato italiano, aveva chiesto tre giorni al proprietario. Risposta: vai pure a gareggiare, sei libero, perché sei licenziato. A meno che tu non torni vincitore”.
E Loretz vinse il tricolore, primo nella storia dello sport, conquistando un trofeo “che pesa 75 chili e che si può ammirare al museoo“, e ne conquistò altri due e, comunque, già l’anno prima, nel 1883, era stato secondo in una gara sulla pista di Alessandria.
Con il Diavolo Rosso
Anche Giovanni Gerbi, astigiano, aveva un biciclo, esposto ad AcdB, e lo usava, già avanti nell’età, per dimostrare la sua vigoria e la sua passione per la bicicletta. Naturalmente rosso, e non poteva essere diverrsamente per il ‘Diavolo Rosso’, eterno rivale di Giovanni Cuniolo.
Grazie ai nipoti, la famiglia Barbero, il corridoio dei campioni è impreziosito di foto e maglie, e di un enorme trofeo consegnato dal Re Umberto I. E, nella stanza accanto, un altro pezzo nuovo, la bicicletta di Cuniolo con cui nel 1906 stabilì il record dell’ora.
L’eposizione si apre con la Michaudine di Carlo Michel e con il Gran-Bi della famiglia Vogogna, che le figlie Anna e Nicoletta hanno donato al museo, usato dal papà fino a metà degli anni Quaranta.
Tanti tasselli di un percorso che è storia, industria, costume. Che ha strappato gli applausi anche a Marina Coppi.
L’esposizione accompagnerà il decennale di AcdB, visitabile tutti i sabati e le domeniche.