Deposito rifiuti radioattivi, Coluccio (M5S): “Emendamento per sostenere il Comune-sede”
Il consigliere pentastellato: “Siamo contrari al sito, ma è necessario garantire risorse ai territori coinvolti”
TORINO – Un emendamento alla Legge di Bilancio per destinare risorse economiche al Comune individuato come sede del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. È questa la proposta avanzata dal M5S Piemonte, annunciata dal consigliere Pasquale Coluccio. Che sottolinea la necessità di coprire anche le spese legate alla fase di confronto con la società Sogin, incaricata della realizzazione del sito.
“Ribadiamo la nostra ferma opposizione al deposito. Ma riteniamo doveroso che le amministrazioni comunali coinvolte dispongano delle risorse necessarie per affrontare questa fase delicata – spiega Coluccio -. L’iter di selezione è già in corso e in tutti i 51 siti individuati come idonei è attiva la fase di Valutazione ambientale strategica (Vas). È fondamentale che i Comuni abbiano il supporto economico per gestire il confronto con gli enti preposti e la cittadinanza”.
Audizione in Commissione e incontro con il territorio
Nei giorni scorsi, il M5S ha richiesto un’audizione in commissione Ambiente con Sogin. Ovvero, la società pubblica specializzata nel decommissioning degli impianti nucleari italiani e nella gestione dei rifiuti radioattivi industriali, di ricerca e di medicina nucleare.
“Vogliamo comprendere nel dettaglio lo stato dell’iter e gli aspetti tecnici del progetto. Il nostro obiettivo è organizzare un incontro nell’Alessandrino per informare la popolazione e gli amministratori locali”.
Un deposito da 78.000 metri cubi di scorie
Il tema è particolarmente delicato: il Deposito nazionale occuperà un’area di circa 150 ettari (pari a 200 campi da calcio) e sarà destinato a stoccare fino a 78.000 metri cubi di scorie nucleari.
“È essenziale che tutte le osservazioni tecniche presentate da enti, associazioni e comitati vengano attentamente valutate. Non possiamo permettere che un’opera di questa portata venga imposta senza il pieno coinvolgimento del territorio”, conclude Coluccio. Ora si attende la discussione dell’emendamento in aula e la possibile calendarizzazione dell’audizione con Sogin.