Archiviata l’inchiesta su Armando Siri: nessun finanziamento illecito
Dopo sei anni si chiude l'indagine milanese sull'ex Sottosegretario della Lega. Il Gip accoglie la richiesta di archiviazione della Procura
MILANO – L’inchiesta su Armando Siri, ex senatore, ex Sottosegretario e direttore della Scuola di formazione politica della Lega, è stata archiviata. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari di Milano, Sonia Mancini. Accogliendo la richiesta della Procura, che già prima della scorsa estate aveva domandato la chiusura del caso.
L’indagine, avviata nel 2019, riguardava le ipotesi di finanziamento illecito ai partiti e dichiarazione infedele. Tuttavia, dopo quasi cinque anni di accertamenti e la chiusura delle indagini nel giugno 2021, la Procura ha concluso che i finanziamenti al centro del procedimento erano “del tutto scollegati dall’attività politica” e concessi per scopi esclusivamente personali.
Il caso: mutui e prestiti sotto indagine
L’inchiesta si concentrava su due presunti episodi di finanziamento illecito:
- Due mutui concessi dalla Banca Commerciale Agricola di San Marino, uno da 750mila euro (ottobre 2018) e l’altro da 600mila euro (aprile 2019).
- Un prestito da 220mila euro, ottenuto da Siri nel giugno 2018 dalla società Npl Opportunities, poco prima della sua nomina a Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti.
Secondo il pm Nicola Rossato, questi finanziamenti non avevano alcuna correlazione con l’attività politica, confermando così l’insussistenza di reati.
Oltre a Siri, l’archiviazione ha riguardato anche Luca Perini (ex capo della sua segreteria), Marco Cardia (avvocato), Marco Perotti (ex direttore della banca di San Marino), Domenica Ferragù (mediatrice), Massimo Mina (managing director di Npl Opportunities Luxemburg) e Ramona Graziano (consulente immobiliare).
La reazione di Armando Siri
Commentando la decisione, Siri ha espresso sollievo per la chiusura del procedimento. “Con il decreto di archiviazione si chiude finalmente un lungo calvario giudiziario, politico, mediatico e umano durato sei anni. È una decisione che restituisce serenità e conferma l’esistenza di magistrati indipendenti e imparziali”.
L’ex senatore ha anche sottolineato l’amarezza per i tempi della Giustizia. “Purtroppo, come spesso accade in questi casi, alcuni si sono accaniti con ferocia e cattiveria spaventose”. Infine, ha rivolto un ringraziamento speciale a Matteo Salvini, segretario della Lega e vicepremier: “Non mi ha mai fatto mancare la sua vicinanza umana e il suo sostegno politico concreto”.