Marco salvato dall’Aortic Team dell’Aou Al con endoprotesi innovativa
Grazie a un intervento multidisciplinare, l’Ospedale di Alessandria ha trattato con successo una dissezione aortica
ALESSANDRIA – Un dolore improvviso al petto, il fiato corto e la corsa al Pronto Soccorso. Così è iniziata la drammatica esperienza di Marco, artigiano poco più che cinquantenne, colpito da una dissezione aortica di tipo B. Una patologia rara ma altamente letale.
Grazie al pronto intervento dell’Aortic Team dell’Aou Al, Marco è stato sottoposto a un innovativo trattamento endovascolare. Che gli ha permesso di tornare a casa con una prospettiva di vita completamente diversa.
La dissezione aortica: una patologia devastante
La dissezione aortica è una condizione grave in cui la parete interna dell’aorta, l’arteria principale del corpo, si lacera. Permettendo così al sangue di infiltrarsi tra gli strati della parete stessa. Questo provoca un “falso lume”, che compromette la normale circolazione sanguigna verso organi vitali come il cuore, il cervello, il fegato e l’intestino. Con un rischio elevato di morte.
Nel caso di Marco, la dissezione interessava tutta l’aorta toracica discendente, ma fortunatamente non aveva ancora compromesso il funzionamento degli organi. L’Aortic Team, coordinato dai dottori Alberto Guagliano (direttore di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare) e Andrea Audo (direttore di Cardiochirurgia), ha deciso di stabilizzare inizialmente il paziente. Cronicizzando la dissezione per rendere la parete dell’aorta più resistente e trattabile.
Dopo 20 giorni di ricovero, Marco è stato dimesso, ma la sua vita non era più la stessa. Ogni sforzo o emozione rappresentava un rischio. Con il passare dei mesi, però, la situazione si è aggravata e l’aorta è passata da 4 cm a quasi 7 cm, rendendo l’intervento chirurgico inevitabile.
L’innovativo intervento endovascolare
Di fronte all’aggravarsi della situazione, l’Aortic Team ha deciso di procedere con una tecnica innovativa. Come? Impiantando un’endoprotesi di ultima generazione. Questo dispositivo ha permesso di escludere il falso lume senza compromettere l’arteria succlavia sinistra, evitando interventi invasivi come i by-pass.
L’operazione, che ha richiesto una preparazione particolarmente complessa, ha coinvolto tutte le equipes multidisciplinari dell’ospedale. Dopo soli quattro giorni, una Tac di controllo ha confermato il successo dell’intervento. Permettendo la dimissione del paziente appena cinque giorni dopo.
L’Aortic Team: un’eccellenza al servizio dei pazienti
L’Aortic Team dell’Aou Al è un gruppo multidisciplinare che riunisce Chirurgia Vascolare ed Endovascolare, Cardiochirurgia, Rianimazione Cardio-Toraco-Vascolare e Cardiologia, con il servizio di Emodinamica.
Nato su iniziativa della Direzione Sanitaria, opera all’interno del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (Dairi). Gestendo i casi più complessi sia in urgenza che in elezione, con un approccio integrato e personalizzato.
“Il trattamento di una dissezione aortica è sempre complesso e comporta elevati rischi. Per questo è essenziale affrontarlo in centri specializzati come il nostro. Dove è possibile garantire il miglior trattamento possibile e gestire eventuali complicanze in tempo reale”, spiega il dottor Guagliano.
Un riferimento per il Piemonte
La Chirurgia Vascolare ed Endovascolare dell’Aou Al, con oltre 25 anni di esperienza, è un punto di riferimento per il quadrante sud-orientale del Piemonte. Eseguendo tra 450 e 600 interventi l’anno con tecniche sia tradizionali che all’avanguardia.
“L’Aortic Team è uno dei fiori all’occhiello del nostro Ospedale”, afferma Valter Alpe, Direttore Generale dell’Aou di Alessandria. “Grazie a un approccio multidisciplinare, offriamo ai pazienti complessi le migliori soluzioni terapeutiche. Integrando competenze e risorse per garantire cure efficienti ed efficaci”.
“Una Sanità pubblica d’eccellenza”
Il caso di Marco evidenzia il livello di eccellenza raggiunto dalla Sanità pubblica piemontese. Federico Riboldi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte, sottolinea l’importanza di questo approccio. “La storia di Marco dimostra la professionalità e l’innovazione presenti all’Aou Al. Che si è candidata a diventare il primo Irccs pubblico del Piemonte. L’integrazione tra diverse specialità mediche è essenziale per affrontare le sfide della sanità moderna. E, anche, per garantire ai pazienti una qualità di vita migliore”.