Alessandria e l’80° anniversario della liberazione di Auschwitz
Commemorazioni in città per la Giornata della Memoria, con studenti, autorità e associazioni per ricordare le vittime della Shoah
ALESSANDRIA – In occasione dell’80° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, Alessandria ha commemorato il Giorno della Memoria. Le celebrazioni sono iniziate in piazzetta della Lega, dove le delegazioni degli studenti si sono riunite insieme ai rappresentanti istituzionali e alle associazioni combattentistiche e d’arma. Dopo i saluti dell’assessore Irene Molina e del presidente della Provincia Luigi Benzi, è stata letta la lista dei nomi dei deportati alessandrini morti nei campi di sterminio.
La cerimonia è proseguita con la deposizione di una corona d’alloro davanti alla Sinagoga di via Milano, dove il sindaco Giorgio Abonante, il presidente Benzi e il prefetto Alessandra Vinciguerra hanno reso omaggio alle vittime della Shoah.
Il Carro della Memoria e le riflessioni degli studenti
Il secondo momento della giornata si è svolto in piazzale Deportati Ebrei, nei pressi del Carro della Memoria in piazzale Berlinguer. Qui, l’accensione del Braciere della Memoria e una nuova deposizione di una corona d’alloro hanno segnato un altro momento di raccoglimento e omaggio.
A seguire, sono state condivise riflessioni a cura della Consulta provinciale degli studenti di Alessandria e della Consulta comunale giovanile. Interventi dedicati al significato storico e umano della Shoah. Con particolare attenzione all’importanza di trasmettere la memoria alle nuove generazioni.
Presenti, tra gli altri, l’assessore regionale Enrico Bussalino, il vescovo monsignor Guido Gallese e il presidente del Consiglio comunale Diego Malagrino. Oltre al vicesindaco Giovanni Barosini e gli assessori Roberta Cazzulo, Vittoria Oneto ed Enrico Mazzoni.
Un impegno per il futuro
Le celebrazioni hanno ribadito l’importanza di coltivare la memoria storica per contrastare ogni forma di discriminazione e violenza, con un messaggio chiaro. Ricordare le vittime della Shoah non è solo un dovere morale, ma un impegno verso un futuro di pace e giustizia.