Laguzzi replica alla Lega: “Nessuna dissonanza sui cassonetti. Perché pagare tutti?”
L'assessore alle accuse: "La riorganizzazione del servizio porterà benefici per la città, ma la Lega spieghi i risultati insufficienti della sua gestione"
ALESSANDRIA – Non si è fatta attendere la risposta dell’assessore Giorgio Laguzzi alle accuse mosse dalla Lega alessandrina sulla gestione della movimentazione dei cassonetti condominiali. Il tema centrale ha riguardato i costi del servizio e la loro ripartizione, con il Carroccio che ha sollevato dubbi su presunte divergenze nell’amministrazione comunale e anche con il presidente di Amag Ambiente, Paolo Borbon.
Laguzzi: “Chiarimenti infondati”
Laguzzi ha respinto le accus: “Il costo di un servizio deve essere pagato da chi ne usufruisce e non gravare su tutta la cittadinanza attraverso la Tari”.
Sottolineando che questa posizione è stata espressa in modo chiaro anche dal sindaco Giorgio Abonante. “La rimozione di circa 700mila euro dal computo della Tari comporterà una riduzione della tariffa per i cittadini a partire da luglio 2025”.
Il nodo della raccolta differenziata
L’assessore ha inoltre ribadito l’importanza di migliorare i livelli di raccolta differenziata, attualmente fermi al 47%, ben al di sotto del 65% richiesto per legge. Laguzzi ha colto l’occasione per attaccare la precedente amministrazione leghista, accusata di non aver fatto progressi significativi durante i suoi cinque anni di governo.
L’assessore ha poi ha illustrato i piani futuri. “La riorganizzazione del servizio, seppur complessa e non priva di disagi temporanei, porterà a una gestione più equa. Culminando nell’introduzione della tariffa puntuale entro due anni”.
La nuova società, che nascerà al termine della gara indetta dal Consorzio di Bacino, sarà un elemento chiave per raggiungere questo obiettivo.
“La Lega spieghi…”
Laguzzi ha concluso ribadendo l’impegno dell’amministrazione a migliorare il servizio e a garantire una ripartizione più giusta dei costi. E ha poi invitato la Lega a “spiegare ai cittadini i motivi dell’immobilismo durante il loro mandato. E ad assumersi le responsabilità per l’attuale ritardo sulla raccolta differenziata. Dobbiamo portare il livello a percentuali oltre il 65%, perché allo stato attuale siamo fermi al 47%. Dato assolutamente non accettabile”.