L’albergo è abbandonato da 21 anni: parlano gli ex gestori
L'edificio, ormai fatiscente, è tornato ad incuriosire gli abitanti della zona in seguito alla pubblicazione di un video su YouTube in cui due ragazzi ne esplorano gli interni
CARTOSIO – Tornano a gorgogliare agli orecchi di tutti, almeno per qualche giorno, le acque dell’Erro. Un elemento fondamentale quando si ricorda – come sta accadendo nell’ultimo periodo – la storia (senza lieto fine) dell’albergo La Cascata, che ad esse deve il suo nome.
Chi si è trovato a passare, nell’arco degli ultimi ventun’anni, dalla Sp 334, nei pressi di Cartosio nell’Acquese, avrà sicuramente buttato un occhio alla struttura ormai fatiscente sul ciglio della strada. I più anziani avranno ricordato i tempi d’oro, e i più giovani si saranno fatti qualche domanda sulla storia dell’edificio. Tra questi, i più curiosi hanno anche pensato di entrare a farsi un giro.
La visita degli Urbex
Si tratta di una squadra di due ragazzi dallo spirito senza dubbio avventuroso. La coppia ha infatti avuto accesso al vecchio albergo tramite un varco nella recinzione. Sono poi entrati nell’edificio da una porta aperta, prestando attenzione alla vegetazione divenuta selvaggia, alle travi ormai pericolanti (il soffitto di alcuni piani è anche crollato) e a qualche pipistrello.
Non senza stupore hanno così scoperto che, dal 2004 (anno del fallimento de La Cascata), gli arredamenti sono praticamente rimasti immutati. Trovati alcuni mobili, una tivù e addirittura i barattoli pieni delle conserve per il ristorante. Ecco le foto di qualche anno fa.
Com’è ovvio per le generazioni più recenti, tutto è stato ripreso. Rifacendosi a un trend (una moda) ben preciso, quello dei cosiddetti “Urbex” gli esploratori urbani che visitano strutture ormai dismesse per raccontarne il contenuto e, talvolta, la storia.
Le riprese sono poi state pubblicate a fine 2024 sul canale YouTube dei due ragazzi, in un video dal titolo ‘Enorme albergo abbandonato nel 2004 incastonato tra i monti’. La produzione è stata poi rimossa dalla piattaforma, ma ha avuto tempo, nella sua breve vita, di finire sotto gli occhi (e sulla bocca) di molti abitanti della zona – e sul gruppo Facebook ‘Sei di Cartosio se…’.
‘La Cascata’ per chi l’ha vissuta
Abitanti che non si sono fatti alcuno scrupolo a cogliere l’occasione per ricordare i bei vecchi tempi e per diffondere curiosità e notizie sulla sorte dell’albergo.
C’è chi, con l’ausilio di alcune cartoline datate al 1965 (che si trovano addirittura in vendita su Ebay), ha ricordato i tempi d’oro della villeggiatura. Quando, mentre si andava al mare in Liguria passando dal Sassello, ci si fermava alla Cascata.
Ci sono poi molte coppie che hanno festeggiato lì il proprio matrimonio, nell’ampia sala ricevimenti della struttura. E pure tutti quei cittadini dell’Acquese che in quella stessa sala ricevimenti ci andavano per l’intrattenimento e la ristorazione: i pranzi, i concerti, i pomeriggi e le serate a ballare. Ancora, chi si fermava a dormire per godersi le camere con l’affaccio sull’Erro e la sua cascata naturale, talvolta usata anche a mo’ di acqua termale, per fare il bagno.
Non mancano ovviamente le malelingue, che narrano che dopo il fallimento avvenuto nel 2004 l’edificio fosse oggetto di incursioni da parte di malavitosi e persone senza fissa dimora. C’è chi sostiene addirittura che la tivù appartenesse a un membro della famiglia dei gestori, che si era trasferito lì a vivere dopo la chiusura dell’albergo.
Parlano gli ex gestori
Sui motivi del fallimento non ci sono notizie. Qualcuno ipotizza motivazioni economiche, nonostante la fiorente attività. Alcune voci riportano l’acquisto da parte di stranieri. Su internet, poi, si trova una pagina del sito di ‘Enti e tribunali’ che parla di un fallimento e di un’asta bandita con base 158mila euro.
Insomma, niente di certo. E come spesso capita con le storie sfortunate, in tanti compiangono, qualcuno rievoca i fasti, quasi tutti hanno da dire la loro (talvolta con ben poco rispetto). Dice la sua anche Cristina Assandri, figlia degli storici gestori dell’albergo, Rina e Giulio.
Che ringrazia per l’attenzione, ma non ritiene così interessante la rievocazione dei fasti. “Che, a partire dagli anni Sessanta – racconta – si sono protratti fino agli inizi del Ventunesimo secolo. Lasciamo ai clienti che hanno frequentato e amato La Cascata, e alle numerosissime coppie che hanno vissuto la festa del proprio matrimonio, la cura di un patrimonio di ricordi, di benessere, di allegria e di ottimismo che si respirava in quelle sale. E di risentire il suono delle acque dell’Erro a far da energico, incessante accompagnamento alla gioia di vivere”.
E, riguardo alle tante supposizioni saltate fuori negli ultimi tempi, conclude: “Il locale è stato regolarmente venduto, per cui non è affar mio interessarmi. Tantomeno rilasciare dichiarazioni sullo stato attuale. Per quanto riguarda le chiacchiere cortilesche o i commenti sui social, sono entrambe comportamenti che non sono costruttivi, tantomeno divertenti, quindi non esistono”. Con queste poche, lapidarie parole si chiude (per ora) una storia durata decine di anni. E che ancora oggi continua ad incuriosire e a suscitare un po’ di nostalgia.