Deposito nucleare: dai sindaci dell’Acquese appello al Ministero
In una lettera congiunta gli amministratori locali ribadiscono la propria opposizione all'insediamento Sogin
ACQUI TERME – «No alla discarica di rifiuti nucleari sul sito Al 13 Castelnuovo Bormida- Sezzadio». È l’accorato appello che ventidue sindaci dell’Acquese rivolgono al Ministero dell’Ambiente in una lettera congiunta inviata anche alla presidenza della Provincia e all’assessorato regionale alla Sanità.
Un’opposizione fondata su motivazioni concrete e criteri che certificherebbero l’esclusione del sito acquese tra i cinquantuno – di cui cinque in provincia di Alessandria – inseriti nell’elenco Cnai. Su tutti, come ormai noto, la presenza della vasta falda acquifera proprio al di sotto della zona prescelta per il possibile insediamento. Condizione che già di per sé, in base ai criteri inseriti nella Guida tecnica dell’Ispra, giustificherebbe le ragioni dei sindaci.
«Da qui nasce la volontà del territorio di esprime le proprie ragioni – scrivono i rappresentanti dei ventidue comuni – fondate su reali motivazioni tecniche. La presenza del deposito di scorie potrebbe compromettere un’importante risorsa idrica che serve gran parte dell’Acquese».