Protopapa: “Più risorse per foreste e tartufi, eccellenze del Piemonte”
Il consigliere della Lega punta su sicurezza del verde e valorizzazione del patrimonio tartufigeno, un unicum piemontese
TORINO – Il territorio piemontese, ricco di peculiarità morfologiche e geologiche, è al centro di nuove misure di tutela e valorizzazione promosse dalla Regione Piemonte. Marco Protopapa, consigliere regionale della Lega, ha annunciato i principali obiettivi sui quali si concentreranno i prossimi interventi, con un focus su due ambiti strategici. Primo, la messa in sicurezza delle foreste; secondo, la valorizzazione del patrimonio tartufigeno.
La Regione è al lavoro per predisporre nuovi bandi volti a incentivare la creazione di piste forestali con caratteristiche “taglia fuoco”. «Questi interventi sono fondamentali per prevenire o attenuare i danni provocati dagli incendi boschivi – spiega Protopapa –. Superare i vincoli ideologici, spesso mascherati da principi ambientali, permetterà di favorire la cooperazione tra privati e istituzioni pubbliche. Generando così sinergie virtuose per la tutela del territorio».
Le piste forestali, dotate di caratteristiche tecniche specifiche, non solo garantiranno una migliore gestione delle foreste. Ma costituiranno anche un’opportunità per favorire lo sviluppo di attività locali legate alla silvicoltura e alla manutenzione dei boschi.
Tartufi: cartografia e tracciabilità per valorizzare l’eccellenza piemontese
Il Piemonte, riconosciuto a livello mondiale per il suo tartufo bianco pregiato, guarda al futuro con strumenti innovativi. La cartografia aggiornata dei territori adibiti alla produzione del tartufo bianco e nero, affidata all’Ipla (Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente), rappresenta un passo importante “per migliorare la manutenzione delle aree tartufigene e agevolare la riproduzione naturale del prezioso fungo ipogeo”.
«Grazie all’aggiornamento cartografico e ai nuovi bandi regionali – sottolinea Protopapa – sarà possibile tutelare i territori vocati al tartufo. Promuovendo così una gestione sostenibile. Inoltre, l’attenzione alla tracciabilità del prodotto garantirà maggiore protezione contro le contraffazioni e le importazioni. Che rischiano di danneggiare l’economia locale e l’autenticità del tartufo piemontese».
In questo contesto si inserisce anche il lavoro dell’Associazione Tartufo Bianco Pregiato Comuni dell’Alto Monferrato, in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale. Obiettivo, implementare sistemi di tracciabilità che proteggano i produttori locali e rafforzino la riconoscibilità del Made in Piemonte.
Un patrimonio da valorizzare
«Il Piemonte – conclude Protopapa – è una terra che vanta un patrimonio unico, dal tartufo bianco al tartufo nero, che ci rende protagonisti nel mondo. È nostro dovere garantire la tutela e la valorizzazione di queste eccellenze, investendo in sicurezza ambientale, sostenibilità e promozione delle specificità territoriali».