Deposito scorie nucleari, Coluccio (M5S): “Trasparenza e confronto con Sogin”
"Audizione in Commissione Ambiente per chiarire l'iter della procedura e dialogare con i territori, con particolare attenzione all'Alessandrino. Dove sono stati individuati cinque siti idonei"
TORINO – “È necessario avviare un dialogo chiaro e trasparente sul deposito nazionale di scorie nucleari e coinvolgere i territori interessati nel processo decisionale”. Così il consigliere regionale Pasquale Coluccio (M5S), che ha richiesto un’audizione in Commissione Ambiente con Sogin. Ovvero la società pubblica responsabile del decommissioning degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi.
L’obiettivo è duplice: approfondire gli aspetti tecnici e normativi della procedura in corso e organizzare incontri pubblici nell’Alessandrino. Che è una delle aree che ospita ben cinque dei 51 siti individuati come potenzialmente idonei per la realizzazione del deposito.
La fase attuale e le preoccupazioni del territorio
L’iter per la selezione del sito è entrato nella fase di Valutazione ambientale strategica (Vas) Tanto che nei Comuni piemontesi individuati come idonei stanno crescendo le iniziative di cittadini, associazioni e amministratori locali contrari all’ipotesi di ospitare il deposito sul proprio territorio.
“Le preoccupazioni dei cittadini sono legittime – ha dichiarato Coluccio –. Custodire in modo sicuro i rifiuti radioattivi è una questione di rilevanza nazionale, ma è fondamentale affrontare il tema con senso di responsabilità. Evitando semplificazioni che potrebbero generare inutili allarmismi o, al contrario, sottovalutazioni del problema”.
Deposito: appello al confronto
Coluccio ha sottolineato l’importanza di coinvolgere Sogin “per fornire spiegazioni tecniche dettagliate e rispondere ai dubbi della popolazione”. In particolare, il consigliere ha ricordato “l’assemblea dei sindaci organizzata venerdì scorso ad Acqui Terme. Dove è emersa la forte richiesta di trasparenza da parte delle amministrazioni locali. Chiediamo che Sogin partecipi a un incontro pubblico nell’Alessandrino per illustrare il progetto. Rispondendo alle preoccupazioni dei cittadini e fornendo informazioni chiare su sicurezza, impatti ambientali e gestione del sito.
“È compito della politica comprendere e spiegare ai cittadini i confini di questa problematica, con competenza e chiarezza – ha concluso Coluccio –. Il deposito nazionale di scorie nucleari è una questione delicata che riguarda non solo i territori direttamente interessati, ma l’intero Paese. Il confronto e la trasparenza sono fondamentali per costruire una consapevolezza condivisa e affrontare il tema con serietà”.