Granarolo: licenza del marchio Centrale del Latte di Alessandria e Asti per 6 anni
Siglato un contratto con Piemonte Latte per la valorizzazione del logo storico e della filiera piemontese
SAVIGLIANO – Un accordo di rilevanza per il settore lattiero-caseario è stato siglato tra Granarolo Spa e la Cooperativa Piemonte Latte, proprietaria del marchio Centrale del Latte di Alessandria e Asti. Il contratto di licenza d’uso, della durata di 6 anni, sancisce la collaborazione tra i due soggetti per garantire continuità a uno storico marchio locale e valorizzare il latte proveniente dagli allevatori piemontesi.
L’accordo arriva dopo che Piemonte Latte, storico socio della Centrale, si è aggiudicata la proprietà del marchio nell’ambito della procedura di liquidazione giudiziale della Centrale del Latte di Alessandria e Asti Spa, chiusa nel 2024.
Un marchio storico per il territorio
In base all’intesa, Piemonte Latte fornirà il latte proveniente dalla filiera piemontese a Granarolo, che lo lavorerà nei propri stabilimenti e lo destinerà al mercato delle province di Alessandria e Asti.
Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo Spa, ha espresso soddisfazione per l’accordo. “Il lavoro con Piemonte Latte per dare continuità a un brand importante come quello della Centrale del Latte di Alessandria e Asti è avviato nel segno della cooperazione. Speriamo possa aprire la strada a nuove collaborazioni, sia con la filiera di allevatori che sul fronte industriale”.
Roberto Morello, presidente di Piemonte Latte, ha sottolineato l’importanza del progetto per il territorio. “Crediamo fortemente nella valorizzazione del lavoro dei nostri allevatori e nel radicamento sul territorio. Questo accordo offre una prospettiva futura a un marchio storico, garantendo lavoro nelle comunità agricole locali”.
Valorizzazione della filiera e del territorio
La sinergia tra Piemonte Latte e Granarolo mira a mantenere alta la qualità del latte, offrendo al contempo una remunerazione equa ai produttori. Rafforzando così il legame con il territorio. Il contratto potrebbe rappresentare l’inizio di una collaborazione più ampia. Che, nel futuro, potrebbe estendersi anche a nuove iniziative sul fronte della filiera e dell’industria.