Basaluzzo, Ice Pharma: proclamate due giornate di protesta
Contro il licenziamento di un delegato sindacale, Filctem, Femca e Uiltec annunciano 8 ore di sciopero il 20 e 22 gennaio. Presidio fuori dallo stabilimento
BASALUZZO – Cresce la tensione alla Ice Pharma di Basaluzzo, dove il licenziamento di un delegato sindacale ha scatenato una forte reazione da parte delle organizzazioni e dei lavoratori. In seguito al mancato accordo tra azienda e sindacati, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno proclamato 8 ore di sciopero. Che si svolgeranno nelle giornate di lunedì 20 e mercoledì 22 gennaio, con presidio davanti allo stabilimento.
Il 9 dicembre 2024, l’azienda ha comunicato il licenziamento di un delegato sindacale. Una decisione che la Rsu e le sigle sindacali hanno definito gravissima e inaccettabile. Nel mese di dicembre si sono tenute assemblee per informare i lavoratori e avviare un confronto sulle azioni da intraprendere.
La Rsu ha richiesto un esame congiunto con l’azienda, al quale è seguito un ulteriore incontro promosso dai sindacati territoriali. Durante questi colloqui, è stato chiesto il reintegro del lavoratore, ma la risposta dell’azienda è stata negativa, chiudendo di fatto ogni possibilità di accordo.
Ice Pharma, le giornate di sciopero
A fronte del mancato accordo, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno deciso di proclamare due giornate di sciopero:
- 20 gennaio: coinvolti i lavoratori di tutti i turni (1°, 2° e 3° turno).
- 22 gennaio: sciopero per il 1° e 2° turno.
Nel corso delle giornate di protesta, sarà organizzato un presidio davanti allo stabilimento di Basaluzzo. Le modalità di svolgimento del presidio saranno comunicate nei prossimi giorni.
I sindacati sottolineano come “il provvedimento adottato dall’azienda rappresenti un grave attacco ai diritti sindacali e ai lavoratori. Il licenziamento di un delegato sindacale è un atto che mina le basi del confronto e delle relazioni industriali”. E ribadiscono “la richiesta di reintegro del lavoratore. Sottolineando che la mobilitazione è necessaria per difendere i diritti sindacali e garantire un clima di rispetto e collaborazione all’interno del sito produttivo”.