Casale Monferrato ricorda la Banda Tom: sabato la cerimonia
CASALE MONFERRATO - Le celebrazioni per l’80° anniversario dell’eccidio dei Partigiani della Banda Tom si svolgeranno in due momenti distinti,…
CASALE – «La venuta di Gianfranco Pagliarulo, nella circostanza della commemorazione della Banda Tom e dell’ottantesimo della liberazione – ha dichiarato Alberto Deambrogio, segretario regionale piemontese del PRC-SE – è un onore per Casale Monferrato. Credo possa essere anche l’occasione per ogni antifascista per fermarsi a riflettere, sapendo, con Fortini, che siamo i responsabili del presente. In ogni momento in ogni scelta».
Continua Deambrogio: «La resistenza, l’antifascismo sono stati oggetto di attacchi reiterati e durevoli nel tempo sia dal punto di vista ideologico, culturale e politico, sia dal punto di vista di un ignobile percorso di revisione storica. Se oggi però abbiamo al governo del Paese una destra fascistoide e razzista, dopo anni di appelli antifascisti, il nostro ragionamento deve potersi allargare oltre i confini sopra descritti. Il problema è stato ed è che gran parte delle forze che si dichiarano antifasciste hanno praticato e ancora propongono politiche che alimentano la crescita delle destre. Il taglio del welfare, la precarizzazione del lavoro, l’allungamento dell’età pensionabile, l’intoccabile austerità europea hanno devastato il tessuto sociale e determinato la crisi verticale delle organizzazioni della politica. È in questa palude che è cresciuta e si è affermata la destra fascistoide con il suo bagaglio di razzismo, di nazionalismo egoista, di istigazione alla lotta tra poveri con il migrante come capro espiatorio.
Su questa situazione drammatica si è aggiunta la guerra, che va radicalmente deprecata non solo moralmente anche con il richiamo all’art.11 della nostra Costituzione, ma va condannata per le sue ricadute economico sociali, in particolare sugli strati popolari. Chi si ostina a votare per ulteriori invii di armi lo fa ben sapendo che ciò significa tagli netti allo stato sociale ad iniziare dalla sanità».
«Per tutte queste ragioni, mentre do il mio caloroso benvenuto al Presidente nazionale dell’ANPI – ha concluso Deambrogio – voglio dire in modo forte e chiaro che, per sconfiggere razzismo e fascismo nel nostro Paese come in tutto l’occidente, è necessario uscire dalle politiche liberiste e belliciste. Oggi più che mai antifascismo deve fare rima con antiliberismo».
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