Fornaro ricorda la Banda Tom: «Siamo qui grazie al loro sacrificio»
Le parole, in parlamento, dell'onorevole dem
ROMA – Sabato a Casale si celebrerà ufficialmente la commemorazione, nell’ottantesimo anniversario, dell’eccidio dei partigiani della Banda Tom.
Per celebrare il coraggio e il sacrificio dei tredici giovani, trucidati in Monferrato, l’onorevole alessandrino Federico Fornaro (Pd), ha dedicato loro un intervento dai banchi del parlamento.
«Antonio Olearo faceva il garzone di fornaio in un quartiere di Casale Monferrato. Dopo l’otto settembre si unì i partigiani della Val Susa, e nell’inverno del 43 tornò nel Monferrato Casalese. Organizzò una banda che si integrò della divisione Matteotti. Il 14 gennaio del 1945 la sua banda venne catturata, furono crudelmente interrogati, incarcerati e proprio ottant’anni fa, il 15 di gennaio, condotti alla Cittadella militare. E dopo un processo sommario, condannati alla fucilazione: dopo la loro morte, i loro cadaveri rimasero due giorni insepolti nella neve, sorvegliati dai soldati come monito per chi avesse voluto unirsi ai partigiani, le salme non furono mai reclamate perché c’era il pericolo che chiunque venisse a reclamare fosse accusato di collaborazionismo. Io vorrei concludo, signor presidente, ricordare i loro nomi – ha detto Fornaro prima di elencarli – 13 ragazzi che ho ottant’anni fa sono caduti per un’idea. Grazie al loro sacrificio noi oggi siamo qui nel Parlamento della Repubblica italiana».