Enoteca di Ovada, un brindisi per i 15 anni e tanti progetti da sviluppare
L’ente di promozione del vino locale fu creata nel 2009 a seguito del riconoscimento denominazione Ovada Docg
OVADA – Celebra quindici anni di vita l’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato. L’ente di promozione del vino locale nasce infatti nel 2009 a seguito del riconoscimento denominazione Ovada DOCG, denominata anche Dolcetto di Ovada Superiore, ottenuta nell’anno precedente. Cerimonia ufficiale prevista questa sera, martedì 14 gennaio, alle 19.15.
Nella sede accanto a Palazzo Delfino si terrà la consegna delle targhe commemorative ai comuni dell’Ovadese che fanno parte del disciplinare ministeriale del vitigno Dolcetto. Gli stessi sono oggi tra i soci dell’associazione e rappresentano la spinta per proseguire l’azione di promozione.
«L’operazione che ha portato alla creazione dell’Enoteca – chiarisce il presidente Mario Arosio – è stata tra le più illuminate fra quelle sviluppate sul territorio. Il merito dei Comuni è stato quello di averci creduto in un momento in cui non era scontato farlo e di continuare a sostenere questo progetto».
Enoteca, un valore importante
Con l’occasione della cerimonia, l’Enoteca svelerà anche alcune delle iniziative inserite nel programma degli eventi per il 2025. Il tutto sarà sviluppato sulla scia di quanto ottenuto nello scorso anno grazie al riconoscimento di “Città Europea del vino”. Che Ovada ha sfruttato, con Acqui e Casale, all’interno di un territorio più ampio del Monferrato.
Negli ultimi anni la struttura ha lavorato all’elaborazione progetti creati con l’obiettivo di valorizzare i prodotti locali, la filiera presente sul territorio e la rete dei produttori presenti. Un esempio tra i più brillanti è “Ori”, che in due occasioni ha ottenuto riconoscimenti e finanziamenti dalla Regione Piemonte. E ha creato i presupposti per mettere in vetrina le eccellenze presenti.
Grazie all’Enoteca il territorio e il suo vino sono stati raccontati all’interno delle più importanti fiere del settore turistico e del mondo enologico. L’operazione recente è però stata anche più capillare fornendo una ribalta ai singoli operatori. Con “Osti Narranti”, invece, spiegati negli ultimi mesi del 2024 i ristorati eccellenti di Ovada, Acqui e Casale. Facendone il punto di partenza di un progetto più ampio di divulgazione delle bellezze del territorio. Il progetto, realizzato con il sostegno di Fondazione Cral, ha illuminato chi ogni giorno lavora per dare lustro e promuovere l’area in cui opera.