Castellazzo confinante col potenziale deposito nucleare? Scoppia la protesta

CASTELLAZZO BORMIDA – Vicini al potenziale deposito nucleare (al momento solo potenziale): una lettera inviata agli abitanti di alcune zone, ma che interessa in modo particolare quelli di via Rampina Gioia (o via Oviglio se si consulta lo stradario alessandrino), ha destato preoccupazione e polemiche. Le reazioni hanno inondato i social, e sale la protesta.

Il focus, come si legge nella missiva, è che Castellazzo sarebbe stato individuato non tanto come sede del deposito per ospitare rifiuti nucleari derivanti sia dagli ospedali  che dalle centrali dismesse, ma ‘Comune il cui confine potrebbe distare meno di 500 metri dal potenziale sito del deposito‘.

Questa notizia del Ministero è datata 26 novembre. Il 6 dicembre si è svolta una riunione con tutti i sindaci interessati dai potenziali siti individuati, e di quelli confinanti. Gli amministratori, insieme ai tecnici, avrebbero preso iniziative tecnico amministrative da inviare al Ministero entro il prossimo 27 gennaio. Il 23 dicembre, il Comune di Castellazzo, così come altre amministrazioni coinvolte, ha inviato le osservazioni contrarie in merito.

La riunione e le proteste

Questa sera, alle 21, presso la Soms, il sindaco di Castellazzo, Gianfranco Ferraris, ha organizzato un incontro con tutta la popolazione, in modo particolare con i residenti di località Rampina (via Madonnina dei Centauri, via Acqui, via Rampina Gioia, strada Oviglio).

Ma, molti degli abitanti delle zone interessate non erano a conoscenza di queste ultime fasi, e chiedono il massimo della trasparenza. Sono contrari alla possibilità di essere i confinanti di un potenziale deposito di scorie nucleari e preannunciano azioni mirate a contrastare anche solo la possibilità che ciò si verifichi.

Sottolineano come ‘oltre al danno alla salute e all’ambiente bisogna valutare anche il deprezzamento di tutte le abitazioni’.