Si rinnova l'impegno del Comune contro l'abbandono dei mozziconi di sigarette
Borasio: ?spesso non si pensa che sono un rifiuto inquinante a tutti gli effetti. L?impatto ambientale che questo gesto apparentemente…
ALESSANDRIA – I baristi sono concordi e probabilmente nessuno tornerebbe indietro, cioè a prima di vent’anni fa quando nei locali pubblici si poteva fumare.
Il 10 gennaio 2005 entrò in vigore la Legge Sirchia, dapprima accolta (come sempre) con perplessità (“è un vincolo alla libertà personale”, “sarà un tracollo economico per bar, ristoranti e discoteche”), ma poi giudicata f0ndamentale per garantire non solo polmoni più sani ma anche i diritti a chi non vuole essere vittima di fumo passivo.
Si rinnova l'impegno del Comune contro l'abbandono dei mozziconi di sigarette
Borasio: ?spesso non si pensa che sono un rifiuto inquinante a tutti gli effetti. L?impatto ambientale che questo gesto apparentemente…
Se fosse per Gabrio Secco, ex assessore di Alessandria e pneumologo, il divieto che compie vent’anni verrebbe esteso anche agli spazi pubblici (qui l’approfondimento del ‘Piccolo’ di oggi). «In Giappone non si può fumare per strada, ma a ogni tre isolati ci sono aree dedicate. È una soluzione di pacifica convivenza tra i fanatici delle sigarette e chi non vuole subirle. E, sul fatto che il fumo sia nocivo, non esistono dubbi».
Il medico elenca poi gli effetti funesti e agli ultra quarantenni consiglia la spirometria ogni due anni. E, comunque, conclude “se proprio si vuol mettere qualcosa in bocca, si opti per la stecca di liquirizia”.
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