Ponti sull’Orba e Stura, la Provincia approva il progetto esecutivo
I lavori attesi da quattro anni
OVADA – La Provincia di Alessandria fa un passo decisivo verso l’apertura dei cantieri attesi dal 2018 per la ristrutturazione dei ponti sull’Orba e sullo Stura in partenza da piazza Castello. Qualche giorno fa l’ente che ha sede a Palazzo Ghilini ha approvato il progetto esecutivo redatto dallo studio specializzato Alisea di Torino per il rifacimento dei due collegamenti tra centro della città e periferie segnalati al Ministero delle Infrastrutture nell’ambito del monitoraggio avviato in tutto il Paese dopo il crollo del ponte Morandi. Nessuna criticità imminente ma la necessità di intervenire per due strutture oramai datate che ogni giorno sopportano volumi di traffico importanti.
L’operazione più volte in procinto di partita è stata dilazionata nel tempo per il combinato disposto della carenza di risorse e delle imposizioni burocratiche che hanno rallentato l’iter. Nel frattempo ad attendere c’è stata una città che più volte ha chiesto lumi su tempi e modalità. Se la gara d’appalto si svilupperà nei tempi indicati l’avvio del cantiere sarà finalmente confermato nel 2025.
Attesa infinita
La Provincia ha rinviato l’avvio in particolare negli ultimi due anni. E dire che il Ministero già qualche anno fa aveva disposto un contributo da 1.4 milioni di euro per finanziare il restyling. «Nessuno dei due ponti è in condizioni gravi, ma è evidente anche a occhio nudo che ci sia bisogno di interventi di ristrutturazione – spiegava nel 2021 l’ingegner Massimo Robiola, incaricato dall’ente pubblico di seguire le operazioni – In generale, faremo un ripristino dei copriferro, dei giunti e procederemo con le riasfaltature. Ci sarà qualche attenzione in più per il ponte sull’Orba verso la zona del Borgo, che è quello che presenta qualche criticità in più, pure per questioni di età. In quel caso, posizioneremo anche le nuove ringhiere».
Tutto questo a dispetto dei piloni del ponte sullo Stura che in più di un’occasione hanno destato qualche timore nei cittadini. Il passaggio ogni giorno sopporta il transito dei mezzi pesanti diretti verso le aree artigianali e industriali della Caraffa di Capriata d’Orba e di Predosa. Nel corso dell’ultimo anno alle risorse messe a disposizione dal Ministero si sono aggiunti 430 mila euro sbloccati dalla Regione. La cifra complessiva dei lavori ammonta a poco più di 1.3 milioni ma sarà l’aggiudicazione dell’appalto a fornire il dato definitivo.
Timore e attesa
La Provincia dovrà indicare anche in che modo si procederà. Secondo le notizie circolate nei mesi scorsi i cantieri avranno due sviluppi diversi. Per l’area di via Novi accanto allo Stura sarà sufficiente un senso unico alternato. Dall’altra parte invece l’idea prevalente è quella di una chiusura totale che necessariamente poi dovrà essere verificata sul campo.
A preoccuparsi per ora sono state le attività collocate oltre il torrente tra l’area del Borgo e via Rocca.