Éric Jonckheere, il simbolo belga della lotta all’amianto, è morto
Presidente di Abeva, aveva 66 anni
BRUXELLES – Si è spento venerdì sera, 13 dicembre 2024, Éric Jonckheere, presidente dell’Associazione Belga delle Vittime dell’Amianto (Abeva), all’età di 66 anni. A diffondere la notizia nel Casalese è Afeva, l’Associazione delle Vittime dell’Amianto italiana. Jonckheere, affetto da mesotelioma, la più grave delle malattie legate all’amianto, ha combattuto per anni con straordinaria forza e coraggio contro una patologia causata dall’esposizione alla fibra tossica nei pressi delle fabbriche Eternit a Kapelle-op-den-Bos, dove era cresciuto.
Una tragedia familiare e una missione universale
La tragedia personale di Jonckheere ha radici profonde: altri quattro membri della sua famiglia hanno perso la vita a causa delle stesse cause. Nonostante questo, Éric ha sempre sottolineato che la sua lotta non era mossa da vendetta, ma dall’urgenza di giustizia, riconoscimento delle responsabilità e risarcimento per le vittime.
Negli ultimi quattro anni, nonostante la malattia, Éric ha portato avanti con energia e dedizione il lavoro dell’ABEVA, assumendo un ruolo di primo piano in numerose battaglie legali e sociali. Le sue azioni legali hanno ottenuto importanti successi e hanno ispirato molte altre vittime dell’amianto a farsi avanti e lottare per i propri diritti.
Una battaglia per il futuro
Jonckheere ha dedicato la sua vita non solo alla giustizia per le vittime, ma anche alla prevenzione di future tragedie. La sua missione includeva la rimozione dell’amianto dai luoghi pubblici, con particolare attenzione a scuole e strutture frequentate da giovani.
L’ABEVA, che da quasi 25 anni si impegna per i diritti delle vittime e la sensibilizzazione sui pericoli dell’amianto, ha dichiarato profonda tristezza per la perdita del suo presidente e assicura che continuerà con determinazione le battaglie a cui Éric ha dato un contributo fondamentale.
Ricordo e impegno
La vita e il lavoro di Éric Jonckheere rimarranno un esempio di integrità, forza e dedizione, non solo per l’ABEVA, ma per chiunque creda nella giustizia sociale e nella lotta per un futuro più sicuro.