Cresce l’internazionalizzazione del Piemonte: superata la media nazionale
Nel 2023 il grado di apertura internazionale della nostra regione è aumentato, con progressi significativi sul fronte economico e sociale
TORINO – Il Piemonte si consolida come una delle regioni più internazionalizzate d’Italia. Secondo l’ultimo rapporto di Unioncamere Piemonte, nel 2023 il grado del territorio è cresciuto di oltre 5 punti percentuali rispetto al 2022. Raggiungendo un livello superiore di circa 16 punti rispetto alla media nazionale.
L’indice complessivo di internazionalizzazione si basa su due macro-aree:
- Internazionalizzazione economica: include commercio internazionale, attrattività degli investimenti diretti esteri (IDE) e lavoro straniero.
- Internazionalizzazione sociale: considera la popolazione straniera residente, il turismo internazionale e la formazione internazionale.
Rispetto al 2018, anno di riferimento, il Piemonte ha incrementato il proprio grado di internazionalizzazione di 17 punti percentuali. Mostrando una crescita costante negli ultimi tre anni dopo la battuta d’arresto del 2020 dovuta alla pandemia.
Unioncamere: risultati economici e sociali
Nel 2023, il commercio internazionale di merci e servizi è aumentato dell’1%, mentre l’attrattività degli Ide ha registrato un incremento dell’8,1%. Decisivo è stato il contributo della presenza straniera nel mercato del lavoro, che ha segnato un aumento a doppia cifra (+11,2%).
Sul fronte sociale, i progressi più rilevanti riguardano:
- Gli stranieri iscritti agli Atenei piemontesi, cresciuti del 6,3%.
- La quota di stranieri tra i turisti, con un incremento del 5,7%.
- La presenza di stranieri residenti, aumentata del 3,1%.
Il Piemonte oltre la media nazionale
Con un livello di internazionalizzazione superiore di quasi 16 punti rispetto alla media italiana, il Piemonte si distingue soprattutto per:
- Formazione internazionale: +65 punti rispetto alla media nazionale.
- Attrattività degli Ide: +19 punti.
- Propensione al commercio internazionale: +17,6 punti.
Unica area di debolezza è il turismo internazionale, dove il Piemonte è leggermente sotto la media (95,1 punti).
Un impegno condiviso
Per Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte, “i dati dimostrano come il Piemonte stia costruendo un modello di internazionalizzazione a 360 gradi. Crescita economica, integrazione sociale e formazione sono i pilastri di un territorio sempre più aperto ai mercati globali. Questo risultato è frutto del lavoro delle istituzioni, delle imprese e dei cittadini”.
Se la Lombardia si conferma la regione italiana più internazionalizzata, il Piemonte si posiziona subito dopo. Superando la media delle altre realtà regionali considerate, rafforzando il proprio ruolo di ponte tra il mercato globale e il contesto nazionale.