Cuttica e Poggio: “Piazza della Libertà, un risultato di squadra poco riconosciuto”
Critiche all’amministrazione Abonante per l’assenza di condivisione durante l’inaugurazione
ALESSANDRIA – Mercoledì pomeriggio si è tenuta l’inaugurazione del restyling di Piazza della Libertà, un intervento che ha trasformato il cuore cittadino in un luogo moderno e funzionale, pensato per agevolare parcheggi, shopping e socializzazione.
Il progetto, finanziato attraverso il bando dei Distretti Urbani del Commercio, è stato al centro di dichiarazioni rilasciate dall’ex sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco e Vittoria Poggio, assessore regionale al Commercio.
Entrambi hanno sottolineato il valore del lavoro svolto negli anni precedenti, esprimendo rammarico per la mancata partecipazione all’inaugurazione.
Le dichiarazioni della precedente amministrazione
“L’opera, avviata dall’amministrazione di centrodestra durante il quinquennio 2017-2022 e portata a termine dall’attuale giunta, è stata presentata al pubblico dal sindaco Giorgio Abonante. Constatiamo con dispiacere che il nostro lavoro, svolto con impegno negli anni scorsi in particolare dal nostro assessore comunale al commercio, Mattia Roggero, non sia stato riconosciuto dall’amministrazione Abonante – hanno affermato Gianfranco Cuttica di Revigliasco e Vittoria Poggio – L’inaugurazione sarebbe stata un’occasione importante per agire come una vera comunità, celebrando insieme il completamento di un progetto condiviso”.
“La piazza – proseguono – è stata finanziata grazie al bando dei Distretti Urbani del Commercio, su una progettualità già sviluppata e realizzata dall’amministrazione Cuttica, e portata a termine con l’arrivo dell’attuale Sindaco”.
Inaugurazione piazza della Libertà: “Occasione persa”
Una buona occasione, “per manifestare maturità istituzionale, un gesto di cortesia e rispetto sotto forma di un coinvolgimento, anche informale, a partecipare insieme alla conclusione di un percorso che abbiamo portato avanti per tre anni”.
“La reciproca educazione istituzionale – concludono – non dovrebbe mai essere scontata, né tanto meno trascurata: almeno così a noi è stato insegnato, e così siamo abituati a comportarci. Altri, evidentemente, la pensano diversamente”.