Cna Piemonte: “Calo dell’export e occupazione in crisi, servono interventi rapidi”
La contrazione del 3,5% e il calo delle assunzioni preoccupano l'associazione, che chiede di lavorare su burocrazia, innovazione e accesso al credito
TORINO – Cna Piemonte lancia l’allarme sulla situazione economica della regione, evidenziando le criticità legate al calo dell’export e alle previsioni occupazionali negative. L’associazione sollecita interventi rapidi e coordinati per sostenere le piccole e medie imprese e rilanciare il tessuto produttivo del territorio.
Secondo i dati di Unioncamere, nei primi nove mesi del 2024 l’export piemontese è sceso del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, attestandosi a 45,6 miliardi di euro. Parallelamente, le importazioni sono calate del 5,2%. Particolarmente colpito è il settore automotive, storicamente trainante per l’economia regionale.
“Questa contrazione è il riflesso di un contesto globale instabile e di una difficoltà crescente nei mercati chiave come Germania e Francia”, spiega Giovanni Genovesio, Presidente di Cna Piemonte. “Il comparto automotive, pilastro della nostra economia, è in sofferenza e rischia di trascinare con sé l’intero sistema produttivo”.
Occupazione: segnali di rallentamento
Le previsioni per il mercato del lavoro in Piemonte aggravano il quadro. A dicembre 2024, si prevedono 23.710 assunzioni, il 4,8% in meno rispetto allo stesso mese del 2023. Il calo si estende al trimestre dicembre 2024-febbraio 2025, con 89.960 contratti programmati, segnando un ulteriore decremento del 3%.
I settori più colpiti includono l’industria, mentre i servizi rappresentano il 67% della domanda. Tuttavia, la difficoltà nel reperire personale qualificato resta alta, con un tasso del 50%. Le figure più richieste e difficili da trovare sono specialisti nelle scienze della vita (98,8%) e meccanici artigianali (74,2%).
Le proposte di Cna Piemonte
Per fronteggiare queste criticità, Delio Zanzottera, Segretario Cna Piemonte, chiede interventi immediati e mirati:
- Digitalizzazione: semplificare le procedure burocratiche per migliorare l’accesso agli incentivi.
- Innovazione: promuovere investimenti in ricerca e sviluppo, accelerando la transizione digitale delle Pmi.
- Formazione: potenziare il matching tra domanda e offerta di competenze per ridurre i gap occupazionali.
- Accesso al credito: fornire strumenti adeguati per sostenere micro, piccole e medie imprese.
“Solo una collaborazione tra istituzioni, imprese e mondo della ricerca potrà invertire queste tendenze negative e rilanciare il Piemonte”, conclude Zanzottera. Cna Piemonte ribadisce la necessità di un approccio pragmatico e immediato per restituire fiducia al sistema economico e produttivo regionale.