“No alla rottamazione degli agricoltori europei con l’accordo Mercosur”
Critiche al fondo europeo per i Paesi sudamericani: "A rischio sicurezza alimentare e competitività"
TORINO – Coldiretti Piemonte si oppone fermamente all’accordo tra l’Unione Europea e i Paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay). E lo definisce “il peggior accordo possibile per l’agroalimentare europeo”. L’organizzazione contesta l’introduzione di un fondo europeo da 1,8 miliardi di euro, destinato a sostenere la transizione verde e digitale dei Paesi sudamericani. Vedendo in esso “un ulteriore danno per l’agricoltura europea e un rischio per i consumatori”.
Secondo Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale, l’accordo “spalancherebbe il mercato europeo a prodotti ottenuti con standard qualitativi e di sicurezza nettamente inferiori a quelli europei. Questi prodotti potrebbero essere frutto dell’uso di farmaci per la crescita animale o di pesticidi vietati in Europa per la loro pericolosità. Mettendo a rischio i consumatori e penalizzando le filiere locali”.
Il pericolo di una “rovesciazione dell’agricoltura europea”
Coldiretti Piemonte denuncia il fondo europeo come una “beffa“, “un incentivo alla chiusura delle imprese agricole europee, incapaci di competere con i bassi standard del Mercosur”. L’organizzazione sottolinea il rischio di “sostituire i prodotti agricoli locali con alimenti ultra trasformati o sintetici, che potrebbero prescindere dalla filiera agricola tradizionale”.
Coldiretti e Filiera Italia chiedono con urgenza:
- Introduzione della reciprocità: un’applicazione rigorosa di standard di sicurezza e qualità equivalenti per i prodotti importati.
- Aumento dei fondi Pac (Politica Agricola Comune): per compensare gli effetti dell’inflazione che rischiano di ridurre del 20% i fondi agricoli previsti per il periodo 2028-2034.
Pressioni sul governo italiano e alleanze con altri Stati membri
Coldiretti Piemonte sollecita il governo italiano a esprimere un voto contrario all’accordo Mercosur, seguendo l’esempio di Paesi come Francia e Polonia che hanno già annunciato la loro opposizione. “L’Italia ha un peso decisivo nella decisione e deve farsi portavoce degli interessi degli agricoltori e dei consumatori europei”, concludono Brizzolari e Rivarossa.