Ex Ilva: bene il rilancio produttivo, rimane l’incognita spezzatino
Si è riunito a Novi Ligure il tavolo di crisi permanente sull'ex Ilva. Ottimismo sul rilancio produttivo grazie al secondo altoforno, ma i sindacati temono lo spacchettamento del gruppo
NOVI LIGURE — Si è riunito oggi pomeriggio a Novi Ligure il tavolo di crisi permanente sull’ex Ilva. La riunione è stata convocata per fare il punto sulla situazione in Piemonte del gruppo siderurgico, alla luce dei recenti sviluppi che riguardano tutti i siti produttivi del gruppo in Italia. Il 10 gennaio, infatti, scadrà il nuovo termine per la presentazione delle offerte vincolanti: finora hanno manifestato interesse 15 aziende.
«C’è un parziale rilancio produttivo»
«Accogliamo con soddisfazione il parziale rilancio produttivo del Gruppo Acciaierie d’Italia, reso possibile grazie all’impegno delle due Amministrazioni straordinarie. Sappiamo quanto fosse complessa la situazione iniziale, sia per gli impianti che per i lavoratori, ma oggi possiamo guardare al futuro nella consapevolezza di un Gruppo che ha ripreso a vendere e riattivato un secondo altoforno: un segnale promettente di ripartenza. È significativo il fatto che vi siano già 15 manifestazioni di interesse da parte di importanti gruppi nazionali e internazionali, tre delle quali riguardano l’intero complesso degli asset aziendali. Ci auguriamo che questo percorso proceda con rapidità e garantisca salvaguardia occupazionale», ha dichiarato la vicepresidente del Piemonte, Elena Chiorino.
I sindacati, in maniera unanime, hanno sottolineato che va evitato lo “spezzatino”, cioè la vendita dei singoli stabilimenti. La richiesta è stata evidenziata sia dalle Rsu di fabbrica, sia dai sindacati provinciali che regionali e nazionali. Si è unito alla richiesta anche il sindaco Rocchino Muliere, il quale ha avanzato pure l’ipotesi che lo Stato rimanga nella nuova società. «Sarebbe una garanzia – ha detto – Visto che con Arcelor Mittal ci siamo scottati».
«Tuteliamo l’occupazione»
«La nostra attenzione rimane massima. Come Regione Piemonte siamo al lavoro per garantire tutto il supporto possibile ai lavoratori ex Ilva, a tutti quelli dell’indotto e alle loro famiglie. Un impegno preso con la convocazione del primo tavolo, che abbiamo rinnovato oggi e che continueremo a prenderci fino a che anche non avremo assicurato la migliore opzione possibile ad anche un solo lavoratore. Guardiamo alla piena garanzia occupazionale. Questo è l’obiettivo che ci siamo prefissati, anche insieme ai sindacati», ha detto l’assessore regionale Enrico Bussalino.
Al tavolo hanno partecipato la vicepresidente Chiorino, l’assessore Bussalino, i sindaci dei Comuni di Novi Ligure e Racconigi, il vicesindaco di Gattinara, Alessio Piana, vicepresidente Regione Liguria, Francesco Zambon, direttore generale gruppo Ilva, Maurizio Saitta, direttore generale Accaierie d’Italia, Claudio Picucci, responsabile HR del gruppo ADI, insieme ai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, i sindacati di categoria Fiom Cgil, Fim Cisl e Uil, e le Rsu.