Ovada: danni alluvionali, nuovi ristori per gli eventi del 2021
Fondi sbloccati dal Consiglio Comunale
OVADA – Arriverà presto un parziale ristoro dei danni subiti nel 2021 da cittadini privati e aziende coinvolte nell’alluvione del 4 ottobre. Nel pomeriggio di quel lunedì che rimarrà scolpito per molto tempo nella memoria di tanti ovadesi, l’Orba uscì dal suo percorso abituale, gonfiato dalle precipitazioni straordinarie verificatesi nelle ore precedenti nella parte alta della valle tra Liguria e Piemonte. La conseguenza fu molto pesante tra la Rebba, regione Carlovini e il Borgo. Sul fronte opposto della città anche lo Stura generò danni in regione Brizzolesi, altro punto ricco di imprese e aziende.
Furono colpiti alcuni simboli del sistema economico dell’Ovadese come Vezzani e Ormig. Ma a fare le spese della furia delle acque furono anche tanti piccoli proprietari collocati nell’area in prossimità del ponte della Veneta. Due sere fa il Consiglio Comunale ha sbloccato la seconda tranche di aiuti in arrivo dalla Protezione Civile tramite la Regione.
Problemi diffusi
I danni e le conseguenze di quel pomeriggio portarono alla dichiarazione dello “Stato di emergenza” a fronte di eventi meteorologici con pochi precedenti collocati in un’area al confine tra le Valli Stura e Bormida (in Liguria) e il basso Piemonte. La cifra recepita qualche sera fa dal consiglio comunale ammonta a 1 milione 491 mila euro. Nel gennaio di quest’anno il primo trasferimento si era limitato a poco più di 400 mila euro.
I comuni interessati alla dichiarazione dello Stato di emergenza sul fronte piemontese sono una ventina. Quelli dell’Ovadese coinvolti, oltre al centro zona sono, Belforte, Casaleggio, Cassinelle, Cremolino, Lerma, Molare, Mornese, Rocca Grimalda, Silvano d’Orba, Tagliolo Monferrato.
I fondi messi a disposizione saranno ripartiti in base alle dichiarazioni dei soggetti che hanno subito danni e alle successive valutazioni dei tecnici.