Ravetti (Pd): “Il no di Pinerolo alla cittadinanza onoraria a Liliana Segre è imbarazzante”
Il vicepresidente del Consiglio regionale e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione sottolinea l'importanza del rispetto istituzionale verso la memoria storica
TORINO – La decisione del Consiglio comunale di Pinerolo di respingere la proposta di conferire la cittadinanza onoraria alla Senatrice a vita Liliana Segre ha sollevato un acceso dibattito. Tra le voci critiche si distingue quella di Domenico Ravetti, vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione, che ha definito la vicenda “imbarazzante”.
«Quando un’istituzione è chiamata ad esprimersi su figure come Liliana Segre, simbolo dell’infamia dello sterminio nazifascista, si dovrebbe procedere con rispetto e rigore. Evitando polemiche inutili e divisioni sulla memoria delle tragedie del passato», ha dichiarato Ravetti.
Ravetti: “Un messaggio di unità”
Ravetti ha ricordato come negli anni molti Comuni piemontesi abbiano già conferito la cittadinanza onoraria alla senatrice Segre. Inoltre, il Consiglio regionale del Piemonte, nel gennaio 2020, le ha assegnato all’unanimità il Sigillo del Piemonte.
«Unanimità – sottolinea Ravetti – perché è così che si comporta un’istituzione. Si lavora insieme per onorare figure che incarnano il rispetto per la storia e per la memoria collettiva».
La decisione di Pinerolo arriva a pochi mesi dalle commemorazioni del Giorno della Memoria. Un periodo dedicato al ricordo delle vittime dell’Olocausto e all’educazione contro l’odio e l’indifferenza.