Pil Piemonte in crescita: turismo e costruzioni bilanciano l’automotive
Segno ‘più’ nel terzo trimestre dell’anno. Ma pesano le difficoltà dell'automotive e la crisi dell'export verso la Germania
TORINO – L’economia del Piemonte chiude il terzo trimestre 2024 con una crescita del Pil regionale pari a +0,5%, secondo le stime elaborate dal Comitato Torino Finanza presso la Camera di commercio di Torino. Una ripresa rispetto al rallentamento del secondo trimestre, sostenuta principalmente dai settori del turismo, dei servizi e delle costruzioni. Tuttavia, permangono difficoltà legate al comparto automotive e al calo delle esportazioni.
Turismo e costruzioni come motori della ripresa
Il terzo trimestre ha registrato un aumento del turismo estero del +11% su base annua, consolidando il settore come uno dei nuovi pilastri dell’economia piemontese. Parallelamente, le costruzioni, sostenute dai fondi del Pnrr, hanno registrato un aumento del 17% nell’occupazione, compensando il rallentamento di altri settori.
Anche i servizi hanno beneficiato di questa dinamica positiva, segnando una crescita dell’occupazione del +5%, mentre si rileva una contrazione nell’occupazione del commercio e della manifattura (-1%).
Export e automotive in difficoltà
Il comparto automotive continua a rappresentare una criticità per l’economia piemontese. La crisi del settore ha contribuito al calo delle esportazioni regionali (-1,2% rispetto al 2023), fortemente legate all’andamento dell’economia tedesca. Tuttavia, il valore complessivo dell’export piemontese, pari a 62,6 miliardi di euro, resta superiore alla media nazionale grazie alla tenuta dei beni strumentali e del settore alimentare.
Il rallentamento industriale ha portato a un aumento della cassa integrazione (+13%), con un impatto sull’occupazione standardizzata di circa 20 mila unità, che ha fatto salire il tasso di disoccupazione stimato al 7,3%.
Un contesto di crescita moderata
La stima del Pil piemontese per il 2024 prevede una crescita dello 0,6%, leggermente superiore alla media nazionale. Tuttavia, il presidente del Comitato Torino Finanza, Vladimiro Rambaldi, ha sottolineato la necessità di una ripresa più decisa delle esportazioni e degli investimenti per raggiungere tassi di crescita più robusti. “Il quadro generale rimane incerto, con l’incognita dei possibili dazi statunitensi sui prodotti europei e il rallentamento del settore manifatturiero”.
La resilienza dell’economia piemontese
Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte, ha descritto l’economia regionale come “in bianco e nero”. Mentre il turismo e i servizi compensano le difficoltà del settore automotive, il Piemonte continua a dimostrare una capacità di adattamento significativa, anche grazie a una crescente diversificazione economica.
La collaborazione tra istituzioni, innovazione e sostenibilità ambientale viene indicata come la chiave per garantire uno sviluppo economico inclusivo e duraturo, in un contesto economico nazionale e internazionale complesso.