Deposito nucleare, Fornaro (Pd): “Comportamento irrispettoso del Governo”
Critiche del parlamentare 'dem' per la tempistica della consultazione sulla Carta delle Aree Idonee
ROMA – Federico Fornaro, esponente del Partito Democratico e membro dell’ufficio di presidenza alla Camera, denuncia il comportamento del Governo. In particolare, per l’atteggiamento nei confronti dei Comuni interessati dalla proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (Cnai) per il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.
Secondo Fornaro, “i Comuni coinvolti hanno ricevuto solo nei giorni scorsi una comunicazione dal Ministero dell’Ambiente relativa all’avvio del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (Vas). Con tanto di richiesta di inviare eventuali osservazioni entro il 26 dicembre, nonostante l’imminenza delle festività”.
Fornaro: “Tempi stretti e mancato rispetto”
L’onorevole del Pd definisce il comportamento del Governo “inaccettabile e irrispettoso” nei confronti delle autonomie locali, affermando che:
- Il Governo ha ritardato per mesi l’avvio del procedimento previsto dalla legge, per poi chiedere risposte in tempi stretti.
- La tempistica scelta, in prossimità del periodo natalizio, ostacola un confronto approfondito da parte dei comuni interessati.
- La questione richiede un ascolto serio e non formale delle opinioni dei sindaci e delle comunità locali.
«Questo atteggiamento – sottolinea Fornaro – dimostra il mancato rispetto verso le autonomie locali su una questione così delicata. E che avrebbe richiesto un dialogo più attento e costruttivo».
La Carta Nazionale delle Aree Idonee
La Cnai individua i siti potenzialmente idonei a ospitare il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, che includerà anche un Parco Tecnologico. La procedura di Valutazione Ambientale Strategica è un passaggio obbligatorio per la definizione del progetto.
I Comuni interessati hanno la possibilità di presentare osservazioni per contribuire alla valutazione degli impatti ambientali e sociali del progetto.
Un appello per più ascolto
Fornaro invita il Governo “a rivedere le modalità di consultazione“, garantendo “tempi adeguati per una partecipazione effettiva delle comunità locali. In un tema così rilevante per il futuro ambientale e territoriale del Paese, è fondamentale rispettare il ruolo e le opinioni delle amministrazioni locali. Invece di imporre scadenze che impediscono un confronto reale».